Per i bambini una «Casa del sorriso»

Ospedale Del Ponte - Al via un progetto di housing sociale per ospitare i piccoli pazienti che arrivano da fuori

Ogni anno sono circa 1.200 le famiglie che arrivano da fuori provincia, o da fuori regione, per curare i loro bambini all’ospedale Del Ponte. È rivolto soprattutto a loro il nuovo servizio di housing sociale «La casa del sorriso»: dodici mini appartamenti ricavati nella ex casa dei dipendenti al civico 12 di via Riva Rocci, all’angolo con via Lazio.
Fervono gli ultimi preparativi e, da ottobre, il Ponte del sorriso, promotore dell’iniziativa, inizierà ad affittare gli appartamentini alle famiglie che ne faranno richiesta.

La palazzina ha tre piani e sembra nuovissima, con l’intonaco giallo acceso che spicca proprio accanto all’ingresso del vecchio ospedale di Circolo. «Una posizione strategica perfetta, vicinissima agli ospedali e al grande parco di Villa Augusta. Non potevamo sperare in una soluzione migliore», ha detto ieri Emanuela Crivellaro del Ponte del Sorriso durante la presentazione alla stampa dell’iniziativa. L’Azienda socio-sanitaria territoriale (Asst) dei Sette Laghi, proprietaria dell’immobile, ha ceduto la palazzina in comodato d’uso gratuito per 25 anni: «Il

beneficio per l’ospedale sarà doppio – ha specificato il direttore generale dell’Asst Callisto Bravi –. Da un lato non dovremo affrontare più alcun costo per la manutenzione e dall’altro potremo offrire ai nostri pazienti e alle loro famiglie un servizio prezioso».
«La Regione ha inserito l’ospedale Del Ponte tra i quattro centri pediatrici di riferimento della Lombardia – ha ricordato il direttore del Dipartimento materno infantile Massimo Agosti –. Quindi dobbiamo offrire non solo i migliori professionisti e le migliori tecnologie, ma anche la migliore rete di servizi per rendere realmente fruibile l’alta qualità delle cure». E per l’ospedale avere vicino degli alloggi a prezzi accessibili a tutti è vitale: «Significa permettere le cure migliori cure anche ai bambini che non vivono in questa provincia e che economicamente non possono permettersi lunghi soggiorni fuori casa», ha aggiunto la Crivellaro ottenendo il plauso del sindaco Davide Galimberti. «È un esempio di come il volontariato sia in grado di migliorare i servizi della città», ha commentato il primo cittadino.

La Casa del sorriso ha 12 monolocali, quattro per ogni piano. E ciascun appartamento ha tre posti letto, una cucina attrezzata, bagno e armadi con tutta la biancheria necessaria. «L’affitto per 3 persone costerà 15 euro al giorno, incluso i servizi di pulizia e di lavanderia», spiega la Crivellaro che non esclude eventuali modifiche in base all’esperienza e alle esigenze, dato che per le cure oncologiche o per gli apparecchi cocleari che permettono ai bambini di recuperare l’udito, le degenze possono durare diversi mesi.
La ristrutturazione e l’arredo della palazzina sono costati 750mila euro, finanziati in gran parte da Fondazione Cariplo, che ha dedicato al servizio di housing sociale il portale acasalontanidacasa.it Tra i principali finanziatori anche Carrefour, che ha coperto i costi di arredo di un intero appartamento e ha pure adottato l’allestimento di una stanza della pediatria del nuovo Ospedale del bambino.
E il direttore commerciale di Carrefour, Carlo Bacchetta, promette: «Stiamo pensando a una nuova iniziativa a sostegno del Ponte del sorriso perché vogliamo essere vicini ai nostri clienti sempre, non solo quando entrano nel negozio».