Protesta dei cittadini per le multe. E bussano alla porta del sindaco

I varesini hanno segnalato a Galimberti disservizi sul pagamento della sosta

Al giovedì Davide Galimberti continua a ricevere tanti cittadini che vengono a raccontargli i loro problemi e anche le loro storie di vita, così come si fa con un amico, più che ad un sindaco: e se alcuni si presentano semplicemente per conoscerlo, consigliati da altri che sono già stati a colloquio con lui – fra di loro diversi anziani – molti arrivano sicuri che l’unico modo per risolvere certe situazioni antipatiche o persino assurde nelle quali si sono trovati invischiati loro malgrado sia andare direttamente alla fonte dell’amministrazione

comunale. Così ieri mattina – al pomeriggio eccezionalmente il sindaco non riceveva, avendo impegni istituzionali – c’erano diciassette persone a Palazzo Estense in attesa di essere ricevute dal primo cittadino nel suo ufficio. Un reclamo è stato quello del signor Paolo Niego, volto noto nell’organizzazione delle feste parrocchiali di Bosto. «Ieri mattina parcheggio in via Mazzini di fronte al Coin e sistemo il tagliando Ping del Telepass sul cruscotto in maniera piuttosto visibile: al ritorno mi ritrovo la multa degli ausiliari della sosta che sostiene che il tagliando non era stato messo in evidenza. Mi sono detto subito: devo andare dal sindaco a fare rimostranze, perché in AVT non esiste un ufficio preposto alle lamentele. E non sono arrivato senza prove che mi è stato fatto un torto: sul Telepass l’addebito c’è, quindi significa che il Comune i soldi li ha ricevuti. Il percorso è tutto documentato e io posso dimostrarlo. Anzi, la prossima volta mi stampo in formato A4 il Ping e voglio vedere chi si azzarda a dirmi che non ho prodotto il tagliando». Il Ping è un servizio del Telepass della Società Autostrade per cui chi già paga in automatico il pedaggio può anche usufruire dello stesso servizio per pagare la sosta in città.

Tra gli altri varesini, la signora Clara Gerbi, che ha portato i suoi reclami per un presunto “torto” subito dagli ausiliari del traffico di AVT. «Sono qui – ha spiegato con calma ma fieramente – per chiedere che l’Azienza Varesina Trasporti si renda disponibile per raccogliere le contestazioni, cosa che non fa». In sostanza i cittadini non hanno a disposizione un ufficio reclami. Per cui si sono rivolti direttamente al sindaco. La signora segnala anche come «la multa era poco visibile, perché il fogliettino era completamente arrotolato sotto il tergicristallo, poco visibile. Ci crede che me se sono accorta una settimana dopo?». La multa in questione la signora ammette di essersela meriata, «perché l’infrazone l’avevo commessa. Ma non è giusto metterle in modo poco visibile». Una multa è stata comminata anche alla sorella, continua la signora, «ma in questo caso lei aveva parcheggiato regolarmente e avrebbe anche avuto una mezz’ora in più di cui usufruire. Anche nel suo caso – lei era venuta a farmi visita da Torino, dove abita – il ritrovamento del biglietto è avvenuto dopo una settimana, quando oramai non era più nemmeno a Varese».

Mauro Gregori, fautore dell’informatizzazione del Comune, interviene sul funzionamento del Ping: «Bisogna iscriversi al servizio Ping online, scaricare l’app sul telefonino, poi stamparlo dal computer di casa e mettere il tagliando in evidenza sul cruscotto; si può anche posizionare dove una volta si metteva il tagliandino assicurativo che oggi non è più obbligatorio esporre; l’importante è averlo sempre ben visibile perché altrimenti si rischia veramente di prendere la multa. Tramite l’app viene identificata la posizione del veicolo; dal telefonino si inserisce a che ora si arriva e a che ora si prevede di andare via: si paga praticamente online. Se la sosta non è a tempo fisso, se si arriva prima si può recuperare denaro, mentre se si arriva dopo ed è scaduto il tempo, sempre attraverso l’app si può modificare l’orario e pagare qualcosina in più ma senza rischiare la contravvenzione. Bisognerebbe pubblicizzare un po’ di più il servizio, perché lo conoscono ancora in pochi: almeno mettere un adesivo sui parcometri. E fra poco il Comune tramite AVT metterà a disposizione dei cittadini che non hanno il Telepass altre due applicazioni analoghe».