«Quei paletti sono troppo pericolosi». È scontro sui dispositivi a Casbeno

Si riapre il dibattito sui rischi che questi strumenti rappresentano per la circolazione, in particolare per i motociclisti

Sono arrivate in redazione alcune segnalazioni riguardo alla pericolosità dei cosiddetti «paletti killer» posizionati in viale Piero Chiara. A battersi da tempo contro l’installazione di questi dispositivi sono i motociclisti che ritengono che tali paletti siano «infrastrutture installate incautamente a ridosso della strada». Nello stesso tempo, i motociclisti vorrebbero dei dispositivi adeguati alle loro esigenze, che impediscano a chi cade o scivola in modo di sbatterci la testa.

«La segnaletica è a norma, è stata posizionata a seguito di interpellanza in consiglio comunale – risponde il vicesindaco Daniele Zanzi – Bisognerebbe dire a chi protesta che in corrispondenza del guardrail vi è una scaletta che porta alla scuola Carducci. Alle 8 del mattino e alle 13 quel tratto diventa un posteggio di Suv che scaricano o aspettano i loro bambini. Tutto questo su una curva e su un viale trafficatissimo».

Correva il 2008 quando il Coordinamento Motociclisti denunciò che le nuove infrastrutture adottate dalla Provincia di Varese allo svincolo del Ponte di Vedano non corrispondevano a nessun criterio di sicurezza per motociclisti e ciclisti. Dalle pagine del nostro giornale, Aldo Simeoni, all’epoca assessore provinciale alla Viabilità, affermò di essere intenzionato a risolvere il problema. Tanto che nell’arco di pochi mesi furono installate protezioni salva motociclisti nei punti a rischio, sui primi 1700 metri della tangenziale nord-est.

Le protezioni (del tipo DR46) sono state così montate lungo il primo lotto della nuova tangenziale e sulle barriere intorno alla nuova rotonda di viale Valganna. Nel 2009 il Coordinamento Motociclisti partì nuovamente alla carica per chiedere l’installazione delle stesse protezioni lungo il secondo lotto della tangenziale. Dove, lungo i nuovi 4,5 chilometri del secondo e del terzo lotto, erano stati installati paletti a bordo strada. «Si tratta di elementi davvero micidiali in caso di caduta ed eravamo convinti che dopo averlo fatto notare per il nuovo ponte di Vedano il messaggio fosse passato – aveva commentato il segretario del Coordinamento – Non ci aspettavamo che le nuove opere sarebbero state realizzate senza gli opportuni accorgimenti». Va specificato che le barriere di protezione chieste dai motociclisti non fanno parte degli standard di sicurezza del codice della strada, per quello non vengono installate di prass.