Sos processionaria. Alto rischio per i cani e per noi c’è l’eritema

Le condizioni meteo di quest’anno hanno favorito la diffusione di questo parassita urticante.Gravi conseguenze se i peli dell’animale entrano in contatto con occhi, bocca o penetrano nelle vie respiratorie

– Le condizioni meteo di quest’anno hanno favorito la diffusione della processionaria, parassita urticante, addirittura letale per i cani che lo ingeriscono. A Varese la temibile processionaria è stata segnalata sui pini neri d’Austria che ci sono in zona Bettole, a Casbeno e nel quartiere Bellotti di via Marzorati.Ci sono nidi di processionaria sul cedro di via Gasparotto; rischi sono stati rilevati anche a Sant’Ambrogio (ma non nel parco di villa Toeplitz).
«Riteniamo opportuno –

spiega l’assessore alla tutela ambientale – dare alcune informazioni preventive per affrontare questa criticità, per evitare contatti e quindi possibili eritemi».
Le larve di processionaria sono dotate di peli urticanti, che possono creare eritemi fortemente pruriginosi sulla pelle. Conseguenze più gravi si hanno quando i peli, o frammenti di essi, giungono a contatto con l’occhio, la mucosa nasale, la bocca o peggio ancora, quando penetrano nelle vie respiratorie e digestive.
Il Comune di Varese, in base con il decreto ministeriale del 30 ottobre 2007, attua da anni una lotta preventiva che prevede la rimozione dei nidi, il trattamento biologico sulle piante su cui si presenta il problema e la continua sorveglianza delle stesse.
Inoltre, il regolamento del verde prevede l’obbligo per i privati di monitorare le piante dei propri giardini, ove si riscontri il parassita, provvedere alla sua eliminazione.
La fine di febbraio è il momento più opportuno per individuare le larve del parassita dagli alberi più a rischio, come i pini di tutte le specie e i cedri. Per estirpare i nidi dai propri alberi occorre tagliare il rametto e bruciare al suolo il nido che può contenere da 140 a 300 larve. Visto la pericolosità dell’operazione, si consiglia di rivolgersi a ditte specializzate.
Sul verde pubblico ci sono alcuni casi sporadici che sono costantemente monitorati; tuttavia potrebbero sfuggire nuove colonizzazioni. Per questo motivo si invitano i cittadini a segnalare all’ufficio del Verde Pubblico eventuali ritrovamenti.