Un altro angelo al Frattini dopo Giada e Serafino. «Lore, continua a correre»

Il liceo artistico di Varese scosso da un nuovo, terribile lutto. La morte del giovane Lorenzo Mazzini ha sconvolto compagni e professori del giovane 15enne

Il liceo artistico Frattini ieri si è fermato per Lorenzo Mazzini, il quindicenne investito da un’auto venerdì a Cocquio Sant’Andrea. Un compagno di classe ha parlato di lui a lungo a tutta la scuola, elencando i momenti in cui tirava su il morale del gruppo con il suo sorriso, con le sue battute, con la sua leggerezza. Perché Lorenzo era il compagno con cui era bello ridere insieme, quello che ti sorprendeva con i capelli colorati in modi sempre diversi, ma anche quello che trascorreva l’estate all’oratorio per far giocare i bambini, quello che non aveva paura di allenarsi sui campi di atletica, di sudare e di fare fatica. Insomma, Lorenzo era il ragazzo che non si tirava indietro di fronte alle difficoltà, che affrontava la vita con volontà e buon umore.

Nella scuola c’era un silenzio cupo, che è stato rotto da qualche singhiozzo quando i compagni della II B, sotto shock, hanno detto – sempre rivolgendosi all’intero istituto – che adesso che Lorenzo non c’è più nulla sarà più come prima e che non lo dimenticheranno mai. Dopo il discorso, formulato mettendo insieme pensieri, ricordi e riflessioni, tutti sono rimasti in silenzio per un po’. Non un minuto, molto di più. Lentamente, poi, i ragazzi sono tornati alle proprie attività, ma senza entusiasmo. Di solito, al sabato, quando suona l’intervallo, si sente nei corridoi l’euforia del fine settimana che inizia, ieri invece era il vuoto, il nulla. Il personale aveva il viso cupo, gli occhi rossi, lo sguardo basso.

«Lunedì la classe sarà supportata dall’aiuto di uno psicologo – afferma il vice preside Ermanno Morosi – Per il primo giorno li abbiamo aiutati noi professori a reagire allo shock. Il discorso che i compagni di Lorenzo hanno fatto questa mattina ha commosso tutti. Stiamo parlando di una seconda liceo molto unita. Lorenzo, con la sua personalità esuberante, era uno degli elementi che più contribuiva all’affiatamento del gruppo. Un ragazzo diligente, che frequentava con profitto, ma che si distingueva anche per l’originalità del pensiero. Una persona socievole, che sapeva farsi voler bene».

La morte di Lorenzo arriva a soli 9 giorni di distanza da quella di Giada Molinaro, la figlia del collaboratore scolastico Pasquale, un punto di riferimento per gli studenti della scuola. Il liceo era stato scosso da un altro lutto la scorsa primavera, quando il professore di inglese Serafino Schembari fu trovato privo di vita nella sua abitazione (un malore la causa del decesso).

«Questo 2016 è un anno maledetto per la nostra scuola – afferma il vice preside – È terribile dover reagire a un’altra tragedia». I messaggi sulla pagina Facebook «in memoria di Lorenzo» si moltiplicano di ora in ora.

Gli amici ne ricordano il sorriso, il ciuffetto verde, il buon umore con cui arrivava a scuola al mattino, la passione per la corsa e l’amore per gli animali e la natura, nonché la sensibilità che riversava nel disegno: dal tratto della sua matita, qualcuno ha scritto, si riusciva a vedere qualcosa della sua anima. In lutto anche il mondo dell’atletica leggera, disciplina di cui Lorenzo era una giovane promessa. L’allenatore Carmine Pirrella lo ricorda come «un ragazzo di una dolcezza e sensibilità rare, estremamente per bene». Impossibile parlarne al passato.

«Ciao Lory, ricordati che tu eri, anzi sei, un grandissimo amico, una persona fantastica – è la dedica dell’amico Matteo – Te ne sei appena andato e manchi già un sacco. Spero che lassù tu stia bene e non smettere mai di correre. Riposa in pace».