«Varese Capitale italiana dei giovani nel 2018. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire»

La proposta arriva da Giacomo Fisco, il giovanissimo consigliere comunale PD di Varese

Abbiamo più volte ripetuto in campagna elettorale che Varese è rimasta per anni una “Bella Addormentata”, una città dalle molteplici potenzialità mai sfruttate. Dal 19 giugno però, grazie alla fiducia di migliaia di cittadini che invocavano il cambiamento, abbiamo noi la responsabilità di rilanciare e risvegliare la nostra città. Questo è possibile soltanto ascoltando e coinvolgendo le tantissime realtà del territorio, dal mondo del commercio a quello dell’associazionismo e del volontariato, creando un modello collaborativo efficiente che renda Varese competitiva in Italia e in Europa e veramente a misura di tutti,

anche dei giovani. Per questo motivo ho pensato che candidare Varese “Capitale italiana dei giovani 2018” possa rappresentare una grande opportunità da non lasciarsi sfuggire. Questo prestigioso riconoscimento, vinto da Palermo per il 2017, è assegnato ogni anno dalla Presidenza del Consiglio Italiano, Anci giovani e Forum Nazionale Giovani, e permette alle città candidate di presentare innovativi progetti inerenti all’implementazione delle politiche giovanili e alla realizzazione di eventi culturali, sportivi e anche di svago. Tutto ciò dovrà essere elaborato con l’aiuto delle numerose organizzazioni giovanili presenti a Varese, che saranno le vere protagoniste di questa iniziativa e che dovranno integrare il progetto con proposte e suggerimenti. Questo ci permetterà di avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni, in un momento di grande disaffezione alle stesse. D’altronde il metodo di ascolto costante dei cittadini è stato già più volte adottato dalla giunta Galimberti, basti pensare all’istituzione dei ’’Giovedì del Sindaco’’, l’apertura domenicale della biblioteca e l’iniziativa PGTiPartecipo. Sono convinto che per queste ragioni il sindaco e l’assessore Strazzi condivideranno a pieno il progetto.

Ho deciso di candidarmi come consigliere comunale perché immaginavo una Varese diversa, una Varese capace di affrontare le proprie sfide e di emergere dall’ombra della vicina Milano. Credo che quest’occasione possa permetterci finalmente di realizzare tutto questo.