Varese protagonista della scienza. Con 300 città di 30 Paesi diversi

Presentata la Notte dei Ricercatori, la manifestazione promossa dall’Università dell’Insubria

– È stata presentata ieri mattina presso l’Università dell’Insubria di via Ravasi la quinta edizione varesina della Notte dei Ricercatori, patrocinata anche quest’anno dal Comune di Varese: un evento che, grazie all’intuito e allo splendido lavoro di Marina Protasoni, si innesta dal 2013 nell’ormai tradizionale appuntamento europeo, con ben 300 città di 30 paesi coinvolti. A Varese l’Università dell’Insubria ha consolidato la formula delle due giornate, la prima dedicata a “La città in Università” e la seconda a “L’Università in città”: il doppio appuntamento varesino si svolgerà fra il 29 e 30 settembre 2017.

Un evento molto atteso e che porta davvero l’università a dialogare con tanti attori del territorio: primo fra tutti le scuole che, dalle primarie alle secondarie inferiori, sono coinvolte in numerose attività, iniziative e laboratori a loro espressamente dedicati. Emblematica sarà, da questo punto di vista, la mattina di venerdì 29 settembre, quando alle 8:30 le porte del Campus di Bizzozero si apriranno come tutti gli anni a moltissimi piccoli scienziati in erba – quest’anno sono previsti più

di 600 fra bambini e ragazzi, provenienti da una dozzina di elementari, medie inferiori e superiori di Varese e provincia – che approderanno in via Monte Generoso per seguire i laboratori e i giochi scientifici studiati per la loro giovane età. «Siamo convinti che spiegare la scienza e il metodo scientifico ai giovanissimi sia fondamentale» ha spiegato Alberto Coen Porisini, rettore dell’Università dell’Insubria «ed è per questo che il nostro format prevede sempre di esordire con l’appuntamento riservato alle nostre scuole: siamo abituati a lavorare con studiosi di Paesi stranieri da remoto ma abbiamo la necessità e la voglia di farci conoscere e apprezzare dalle persone che vivono intorno a noi, proprio a partire dai bambini». Quest’anno in particolare la Notte dei Ricercatori si congiunge con la prima delle giornate di un’importante rassegna che sta facendo tanto parlare di sé ancor prima di esordire: Nature Urbane. Per questo festival, l’università mette in gioco un evento molto particolare, “Guardavo il mondo intorno a me”, affidato al botanico e ricercatore Bruno Cerabolini che affascinerà il pubblico in Salone Estense alle 19:30 di venerdì, mentre alle 21:00 è previsto, direttamente dal progetto dei Giovani Pensatori, l’incontro con il grande fotoreporter varesino Giorgio Lotti, che nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria intratterrà il pubblico sul racconto della sua fortunatissima ed internazionale carriera. Sabato 30 settembre il calendario di appuntamenti sarà particolarmente nutrito: si parte alle 15 con il pomeriggio di esperimenti in piazza Monte Grappa e l’angolo dello sport (i banchetti in caso di maltempo si trasferiranno sotto ai portici), mentre alle 15:30 lo storico dell’arte dell’Insubria Andrea Spiriti proporrà una visita guidata alla chiesa della Madonnina in Prato; alle 17:00 prenderanno avvio gli incontri nell’aula magna dell’Università: il prof. Flavio Santi disserterà sulle motivazioni che animano gli aspiranti scrittori di gialli, mentre gli orsi alpini sono i protagonisti della chiacchierata fra Adriano Martinoli e Filippo Zibordi delle 17:30. Il Centro di Ricerca di Ispra alle 18:30 intavolerà un incontro sulla disattivazione nucleare, e a seguire alle 19 si parlerà di modelli dietetici con la dr.ssa Dozio. Dulcis in fundo, per concludere come tradizione vuole, con la collaborazione della Società Astronomica Schiaparelli (presente anche negli stand di piazza Monte Grappa), a Villa Toeplitz dopo la conferenza delle 21 con il professor Luca Molinari si rinnoverà – tempo permettendo – la magia delle osservazioni celesti assieme alla IV del liceo scientifico Galileo Ferraris che esporranno il frutto degli studi svolti durante l’alternanza scuola-lavoro presso la sede di Como di Uninsubria.