Varese ritorna al Risorgimento

Gli studenti del liceo artistico Frattini stanno creando sagome di figure storiche da collocare in tutta la città

Il Risorgimento si rifà il look nel laboratorio di scenografia del Liceo Artistico Frattini. Gli studenti della quinta H del corso di scenografia e della quinta D del corso di figurativo del professor Constantin Migliorini in questi giorni sono alle prese con la realizzazione delle sagome di figure storiche che verranno posizionate la prima settimana di aprile nel centro cittadino a partire da piazza Monte Grappa accanto all’Infopoint di Varese Risorgimentale, per rimanere fino alla chiusura dell’evento.

Il progetto della manifestazione storica più attesa della primavera, nato da un’idea di Maurizio Gandini e sviluppato da Panathlon International Club con la partnership del Comune di Varese, prevede per tutto il prossimo mese un battage pubblicitario realizzato in doppia battuta fra l’Infopoint risorto dalle ceneri dell’ex Sportello di Accoglienza Turistica di Expo e gli stupendi pannelli di legno truciolare sponsorizzati da Belgo Brigo di Valle Olona (con tutto il materiale pittorico) che in questi giorni i giovani artisti del Frattini stanno dipingendo alacremente e che faranno bella mostra di sé in diversi angoli del cuore di Varese.

«Si tratta di sette sagome – spiega il professor Migliorini – che ci sono state recapitate una settimana fa e che i miei studenti hanno definito inizialmente a carboncino copiando le figure del libro “Varese Risorgimentale” di Dario Cardenia, scritto in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia». Dario Cardenia è l’art director della rievocazione storica in costume che partirà venerdì 27 alla sera all’Ippodromo delle Bettole per proseguire sabato 28 a partire dai Giardini Estensi e terminare il 29 con il gran ballo a Salone Estense.

«Terminata la bozza, abbiamo ritagliato le sagome dai pannelli lignei con il seghetto alternativo e pian piano i ragazzi le stanno dipingendo in acrilico che dovrebbe tenere anche in previsione di possibili intemperie». Le silohuettes, tutte a grandezza naturale, che raffigurano una locandiera e alcuni uomini fra gendarmi austriaci e popolani armati nonché le barricate della battaglia di Biumo, verranno issate alcune su un piedistallo, altre invece saranno sostenute da pali o da cartelli stradali.

I ragazzi prescelti, una decina in tutto sulle due classi, lavorano a rotazione e prima di mettersi all’opera hanno fatto un vero e proprio lavoro di studio storico sulle fonti iconografiche: le illustrazioni del libro erano perlopiù in bianco e nero e anche la scelta del colore contribuisce a restituire fascino e verosimiglianza al lavoro. Entusiasta del progetto il dirigente scolastico Fabio Giovanetti: «Siamo sempre aperti alle collaborazioni con i vari enti ed associazioni perché ciò permette ai nostri studenti di mettersi in gioco con situazioni concrete che rispecchiano il mondo del lavoro nel campo dell’arte: collaborazioni che ultimamente si sono attivate in particolar maniera con il Comune di Varese, la cui cosa è davvero molto positiva».

Di recente il Frattini ha curato il progetto delle panchine rosse per la giornata contro la violenza sulle donne in collaborazione con l’assessore ai servizi educativi Rossella Dimaggio e sta gestendo il lavoro del telo di copertura della caserma Garibaldi in sinergia con un’agenzia di comunicazione di Varese.