Gavirate e l’accoglienza intelligente

In arrivo otto migranti. Saranno gestiti dalla Croce Rossa e svolgeranno lavori socialmente utili

È imminente a Gavirate l’arrivo di otto migranti richiedenti asilo politico internazionale.
Dopo la fugace accoglienza, durata appena cinque giorni, di alcuni giovani profughi africani, all’inizio del mese di settembre, ricoverati nella palestra dell’istituto superiore Stein, di proprietà della Provincia di Varese, questa volta è il Comune ad essere parte attiva del progetto.
La giunta guidata dal sindaco Silvana Alberio ha approvato un atto di indirizzo per l’accoglienza di migranti in un appartamento di proprietà

comunale.
Si tratta di uno spazio all’interno dell’ex tribunale, proprio sopra la sede della Croce Rossa del Medio Verbano, che come avvento anche a settembre allo Stein, gestirà l’accoglienza degli otto profughi il cui arrivo a Gavirate è previsto già nelle prossime ore.
In questi giorni, sono in corso alcuni piccoli lavori di sistemazione e di adeguamento dell’appartamento comunale, affinché sia in grado di ospitare i migranti in arrivo. L’amministrazione comunale gaviratese ha deciso quindi di rispondere positivamente all’appello del prefetto di Varese Giorgio Zanzi, che si è rivolto ancora una volta ai Comuni, visto il continuo afflusso di cittadini stranieri in Italia e anche nel Varesotto.

Un ruolo molto importante lo giocherà ovviamente anche in questa circostanza la Croce Rossa del Medio Verbano di Gavirate chiamata a gestire concretamente l’accoglienza, dopo l’ottimo lavoro svolto a settembre; un’operazione resa più facile dal fatto che l’appartamento comunale in cui verranno ospitati i migranti si trova proprio la sede dell’associazione.
«Si tratta della soluzione ideale – commenta la Alberio – in questo modo il personale della Cri potrà avere sempre la situazione sotto controllo». L’utilizzo dell’alloggio comunale da parte della Croce Rossa sarà regolato da un apposito accordo di comodato d’uso con il Comune, che sta lavorando alla stesura di un progetto specifico che riguarda i migranti in arrivo in paese.
«Si tratta di otto ragazzi giovani tutti provenienti dai Paesi dell’Africa sub sahariana» specifica il sindaco; persone quindi che una volta rimessi in forze dalla traversata per giungere in Italia, potranno lavorare, mettendosi a disposizione della comunità che li ospita.
«Nel progetto accoglienza che stiamo completando nei suoi dettagli – spiega la prima cittadina – abbiamo inserito la possibilità di impiegare i richiedenti asilo in servizi comunali, in particolare quelli legati all’ufficio tecnico ad esempio per la pulizia delle strade o delle aree pubbliche». Il motivo della scelta del Comune di far lavorare i migranti è duplice: oltre a favorire l’integrazione degli ospiti nella comunità dove sono stati accolti, si dà loro l’opportunità di “sdebitarsi”, attraverso lavori socialmente utili, per l’accoglienza ricevuta. Una scelta già effettuata da altri Comuni della zona, come Comerio, Luvinate e Besozzo, che si sta rivelando vincente per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti all’interno delle comunità.