Ladro precipita dalla finestra dell’ex sindaco e viene preso

Tentativo di furto fallito a casa Damiani: «Prima un rumore sordo, poi coi carabinieri l’abbiamo trovato senza sensi»

– Ha tentato di intrufolarsi all’interno della casa dell’ex sindaco ma è precipitato dopo aver tentato di abbattere con una grossa pietra il vetro antisfondamento. E i carabinieri lo hanno arrestato per tentato furto aggravato. L’ipotesi dell’avvocato malnatese è che lo spostamento d’aria prodotto dall’esplosione del vetro in qualche modo avrebbe fatto perdere l’equilibrio al ladro, facendolo precipitare. Per alcuni minuti si è temuto che l’uomo fosse addirittura morto.

A raccontarlo è lo stesso Damiani: «Ho spento le luci e sono andato a letto – spiega l’ex sindaco – dieci minuti che ero a letto, sento un rumore sordo, come se cadessero dei blocchi di neve per terra. Mi sono alzato, ho guardato fuori senza uscire, non c’era niente e ho aperto le finestre, ma non c’era nulla di particolare. Stavo chiudendo, poi ho sentito tipo un botto come un’esplosione, hanno tremato tutti i vetri, le finestre del bagno tremavano tutte, come se fosse esploso qualcosa».

L’ex sindaco è quindi sceso nel locale caldaia. «Tutto era in ordine – racconta ancora – Ho guardato in garage, ho pensato alle gomme della macchina, sono risalito al piano terra, ma non ho visto nulla di strano. Sono salito in bagno e ho visto la scala dietro la mia casa appoggiata sulla recinzione che si affaccia sulla strada e c’era il tagliasiepe appoggiato esternamente alla recinzione. Ho pensato subito ai ladri. Ho chiamato i carabinieri e nel giro di 8 minuti è arrivata la pattuglia».

Nel momento in cui ho visto la pattuglia Damiani è quindi sceso in giardino e, torcia alla mano, ha iniziato a fare il giro della casa insieme ai militari. «A un certo punto c’era una persona distesa a terra esanime. Sembrava morto. Un cadavere – spiega l’ex sindaco – C’era per terra una pietra del rivestimento del muro della casa. Il vetro antisfondamento, non si è rotto, ha fatto la ragnatela e probabilmente il botto era prodotto dal fatto che in un punto si era perforato. Nel momento in cui è uscita l’aria potrebbe essere stato travolto dallo spostamento. Ha perso l’equilibrio ed è caduto».

Dopo alcuni minuti il ladro si è mosso. «Abbiamo chiamato il 118 e lo hanno portato via – continua Damiani – Intorno alle 4 sono andati via tutti. Siamo tornati a letto e dopo quindici minuti abbiamo sentito un movimento sul tetto, dopo un paio di minuti un secondo strisciamento. Abbiamo poi sentito anche un terzo strisciamento e abbiamo richiamato i carabinieri. Nel frattempo ho rifatto il giro della casa, abbiamo sentito come se qualcuno stesse scivolando giù dal tetto. ma non ho più visto nessuno». L’ipotesi è dunque che ci fossero almeno un paio di complici, allontanatisi come hanno potuto dopo essersi nascosti».