Torna l’allarme sicurezza a Malnate

Furti - Dopo l’effrazione al Chariot, svaligiata anche l’abitazione di un dipendente

– Questione sicurezza in primo piano a Malnate dopo i furti avvenuti nelle ultime ore ai danni dello Chariot e a casa di un dipendente di un’altra attività di famiglia collegata allo stesso titolare del ristorante. Gli ultimi fatti hanno interrotto una calma che ha caratterizzato buona parte del mese di agosto. Non è stato così per il ristorante Chariot che già ai primi giorni di agosto ha dovuto fare i conti con una sgraditissima incursione notturna che ha provocato danni per diverse migliaia di euro.


Nelle ultime ore il bis, se possibile, ancora più clamoroso. Intanto il sindaco Samuele Astuti ha manifestato solidarietà al titolare dell’attività commerciale presa di mira sottolineando ciò che si sta facendo in fatto di sicurezza: «Sono molto dispiaciuto – sottolinea il primo cittadino di Malnate – per quanto accaduto. La questione della sicurezza è centrale nella nostra azione amministrativa e continueremo a rafforzare quanto fatto sin qui. Le attività svolte fino a oggi e quelle che implementeremo riguardano la video-sorveglianza, con un aumento dei punti coperti, della vigilanza notturna (che speriamo di poter aumentare ulteriormente in termini di giorni settimanali) e del controllo di vicinato. Ringrazio, come sempre i cittadini che collaborano attraverso le segnalazioni alle forze dell’ordine e anzi li invito a usarle sempre più».
L’ultima vicenda, alla quale ha fatto riferimento il sindaco è nota. Secondo una ricostruzione sommari, prima è stato il turno del lavoratore che rincasando dopo il lavoro si è ritrovato con la casa saccheggiata. Evidentemente non paghi del bottino, i ladri sono poi fuggiti a bordo di una utilitaria, una Toyota di proprietà dello stesso dipendente. Il giro di furti ha avuto il proprio culmine qualche ora più tardi, nella notte tra mercoledì e giovedì. I ladri avrebbero tentato di fare irruzione attraverso tre punti del ristorante, trovando il pertugio giusto tra le sbarre della finestra che da accesso alle cucine. Sono state allargate le sbarre metalliche e da lì è stato semplice saltare in cucina. È probabile che l’intruso non abbia un corpo molto robusto, considerando l’apertura piuttosto striminzita ricavata usando qualche oggetto usato come divaricatore. A quel punto gli intrusi si sono diretti verso le altre sale del ristorante. Hanno rovistato tra i cassetti dai quali hanno arraffato contanti per migliaia di euro (comprese le mance e il fondo cassa) sulla cui stima sono ancora in corso tutti i conteggi del caso, e diversi computer.