Cassaforte svaligiata in pieno giorno. Coppia di balordi riesce a fuggire

Due uomini sono entrati in una villa e hanno bloccato la domestica: bottino da 20 mila euro

In due bloccano la domestica e svaligiano la cassaforte: rapina in villa a Laveno Mombello. Il colpo è stato messo a segno poco dopo le 11 di ieri in via Brughiera. I padroni di casa, due cittadini russi che hanno affari in Svizzera, erano usciti da poco per andare a lavorare. I rapinatori erano in due, con il volto nascosto da un passamontagna.
A quanto pare non erano armati. Ma erano sufficientemente forti da zittire la domestica,

ucraina di circa 50 anni, rimasta sola nell’abitazione.
La donna vive lì conosce perfettamente ogni angolo dell’abitazione. Era sola a quanto pare.
I due rapinatori sono passati da una porta sul retro. Dalla taverna a quanto pare che ha un ingresso molto nascosto.
Quindi sono saliti “ai piani nobili” e hanno trovato la domestica intenta nelle pulizie.
La donna sarebbe stata immobilizzata forse con del nastro adesivo. I ladri avrebbero quindi trovato la cassaforte nascosta in casa e, forse con un flessibile, sono riusciti ad aprirla.

All’interno hanno trovato gioielli, valuta straniera e euro per un totale complessivo di circa 20 mila euro.
A tanto ammonterebbe il bottino complessivo.
I due balordi, forse slavi ma non è chiaro il dettaglio, sono poi fuggiti in fretta e furia.
La domestica, rimasta legata, sarebbe riuscita a liberarsi e a dare l’allarme. Contattando i vicini anche. E sono stati proprio i vicini poi a segnalare l’accaduto attraverso i social .
E’ stato contatto il 112 e sul posto sono arrivati i carabinieri. I militari hanno dato immediatamente il via alle indagini.

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Tuttavia ci sono diversi interrogativi da sciogliere. I rapinatori sapevano che in casa avrebbero trovato soltanto la mite domestica?
E se sì come?
Potrebbero aver osservato i padroni di casa nei giorni precedenti il colpo.
Potrebbero aver calcolato gli orari, potrebbero averne studiato le abitudini.
Sino a scegliere il giorno, e l’orario, più opportuno per colpire. Su questo fronte i militari starebbero ascoltando i vicini di casa per capire se nei giorni precedenti il colpo qualcuno abbia visto o notato qualcosa di sospetto.
La donna di servizio, uscita illesa dalla rapina, sarà sentita a sua volta. Infine la cassaforte. I rapinatori sarebbero andati a colpo sicuro.
Se sì, come facevano a sapere dove colpire con esattezza? Domande che per gli inquirenti potrebbero persino diventare degli indizi.