Colpiti dal sisma e dimenticati. Ma non da Brenta

L’appello del sindaco Ballardin per aiutare Gualdo, 850 abitanti e zero contributi dallo Stato

Il progetto è ambizioso ma quando l’altruismo e la generosità della gente della Valcuvia si mettono in moto, nessun traguardo è precluso. L’appello ad un gesto di solidarietà in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia, arriva dal sindaco di Brenta , che ha deciso, d’accordo con il comitato e con le altre associazioni del paese, di sposare la causa del piccolo Comune di Gualdo, che conta circa 850 abitanti e che si trova in provincia di Macerata.

Il sindaco e il parroco di Gualdo avevano lanciato un video appello pubblicato su internet, nel quale chiedevano di non essere lasciati soli; appello che ha molto colpito il primo cittadino di Brenta che ha subito telefonato al suo collega di Gualdo . «Dopo una riunione del comitato abbiamo deciso di indirizzare le risorse in aiuto degli abitanti di quel paese – racconta Ballardin – l’idea è quella di recuperare una struttura utilizzata ad Expo 2015 che può

adattarsi sia per dimensione che per necessità alle esigenze della popolazione di Gualdo, sia dei giovani che degli anziani». Un prefabbricato di circa 150 metri quadrati che potrebbe trovare spazio in un terreno messo a disposizione dell’amministrazione comunale di Gualdo, come concordato tra i due sindaci. Esistono alcune difficoltà da superare, come ad esempio il trasporto di questo prefabbricato con un mezzo adatto a coprire i settecento chilometri che dividono Brenta da Gualdo, nella capacità di sopperire ai costi di monitoraggio e soprattutto nella disponibilità di personale competente in grado di assemblare la struttura.

A Brenta, attraverso alcune manifestazioni pro terremotati, sono stati sinora raccolti 5.386 euro. «Le risorse che abbiamo a disposizione non sono sufficienti – osserva Ballardin – ed è per questa ragione che chiediamo di essere aiutati; il Comune di Brenta si rende disponibile a collettare le necessarie risorse economiche per raggiungere questo risultato che consentirà a questo piccolo paese dell’entroterra di vivere concretamente il calore di un aiuto umano».

La cifra necessaria da raggiungere si aggira tra i 15 mila e i 20 mila euro, che vanno trovati in un paio di mesi.

«Gualdo ad oggi non ha ricevuto aiuti economici dallo Stato e vive una situazione di disperata solitudine – spiega il primo cittadino di Brenta – Sono sicuro che la Valcuvia saprà unirsi, agendo in nome della solidarietà». Quanto Brenta sta facendo per questa causa, ha molto colpito il sindaco di Gualdo, il quale ha voluto indirizzare al collega varesotto un’affettuosa lettera di ringraziamento. «La telefonata ricevuta mi ha fatto molto piacere – scrive il sindaco Zavaglini a Ballardin – stavo con i tecnici in centro storico per vedere di persona le abitazioni da demolire e mi è giunta la voce amica di un collega lontano nello spazio ma vicino con il cuore. Il vostro gesto di solidarietà non ha bisogno di commenti; ti sento un fratello».

Il centro di Gualdo è stato evacuato, scuole, municipio, chiese e centinaia di abitazioni sono inagibili. «Ciò che avete in animo di fare ci fa sentire meno soli» conclude Zavaglini.