20 DOMANDE A Paolo Maccecchini. Mare, famiglia e le note di Carosone

Il mitico “pres” a tutto campo. Con un buon Brachetto, per brindare a una vita ricca di salute

Macce. E il pres…


78.

Commerciante.

Della mia famiglia. Molto.

Il Varese e la Malnatese.

Polenta e latte, perché vengo da una casa di contadini.

Nel tempo libero gioco a bocce. Da giovane sono stato calciatore, nella Malnatese in quarta serie: incontrai anche il Varese, al Franco Ossola e a Malnate. Ero un mediano con tanto fiato.


Sono berlusconiano.

Mare.


Non manca niente. L’importante è che ci sia il prosciutto. Anzi, la pancetta coppata.


Vino: poco ma buono. Il mio preferito è il Brachetto.

Articoli di ferramenta. Soprattutto metri, che regalo agli amici.

In Sardegna: Costa Paradiso.

Sono affezionato a Firenze, dove sono stato in viaggio di nozze.

Continuare così, come ora. Con tanta salute.

Di prime volte ce ne sono tante… La più importante è aver trovato la moglie giusta.


Amo lo sport ed ero innamorato di Sivori. Insieme a lui Peo Maroso, un grande amico, e Ricky Sogliano.

“Quo Vadis?”, eccezionale; e “Le sette meraviglie del mondo”.

e un film?

“Tu Vuò Fa’ L’Americano” di Renato Carosone: le canzoni napoletane per me sono le migliori al mondo. Come film Robin Hood.

A tutti i miei amici, e in particolare al signor Vito, auguro di avere salute. Per il Varese, la Malnatese e la mia bocciofila spero in un anno pieno di vittorie. n