6 in pagella? Ma se hai fallito tutto…

Volley - Né final four di Coppa, né playoff: il bilancio sportivo delle farfalle è disastroso. Solo i tifosi sono grandi

Appare davvero troppo generoso il “6 meno” assegnato da Marco Mencarelli alla stagione dell’Unendo Yamamay. Certo, nessuno si aspettava sfracelli da una squadra completamente rinnovata, ringiovanita e allestita sulla scorta di un budget contenuto. Nessuno chiedeva lo scudetto o un campionato di vertice. Ma il bilancio finale è oggettivamente deludente.

Due erano gli obiettivi (minimi) fissati dalla società del presidente Pirola per la cosiddetta “Uyba 2.0”: qualificazione alla final four di Coppa Italia e accesso ai playoff. Sono stati falliti entrambi. E senza recriminazioni: il nono posto con cui si è malinconicamente chiusa la regular season rispecchia i valori emersi nel corso dell’intera stagione. È emblematico il fatto che solo in un’occasione Busto sia riuscita a sconfiggere una delle squadre che la precedevano in classifica (3-1 su Conegliano, era il lontano 8 novembre). Per il resto, sono arrivate vittorie solo ed esclusivamente contro formazioni di bassa classifica. Mai un guizzo, mai una sorpresa. Solo un cammino monotono e prevedibile, fatto di acuti contro le piccole e stecche contro le grandi (e medie). Sia in trasferta sia al PalaYamamay: quello che una volta (una volta) era considerato a ragione un fortino quasi inespugnabile, si è trasformato in facile terreno di conquista. Nonostante il calore di un pubblico sempre numeroso e vicino alla squadra. Non è eccessivo, né ingeneroso, definire fallimentare la stagione dal punto di vista sportivo. Non solo per le mancate qualificazioni ai playoff e alla fase finale di Coppa Italia (per inciso: non era mai successo da quando la Futura Volley è in A1) ma soprattutto perché questa squadra non ha mai mostrato veri progressi, né a livello individuale né collettivo. È come se la crescita si fosse bloccata proprio l’8 novembre, con quella brillante – ma illusoria – vittoria su Conegliano. Doveva essere il detonatore di una stagione brillante, è stato il canto del cigno. Dopo quella partita, non si è più vista un’Unendo Yamamay capace di offrire con continuità gioco e risultati. Qualche sprazzo qua e là (Novara e Casalmaggiore nel girone di ritorno) ma nulla più. E anche quando hanno giocato benino, le farfalle non hanno avuto la capacità di chiudere il conto, riaprendo clamorosamente partite che sembravano in cassaforte.

Da cosa, e da chi, ripartire? Fermo restando che la società ha già confermato Mencarelli, guardiamo in campo. E sul taraflex l’unica vera certezza di questa stagione si chiama Karsta Lowe. Ma trattenere a Busto l’americana sarà un’impresa, visto che fioccheranno le richieste da parte dei top club europei. La sensazione è che questa squadra dovrà essere ancora una volta rivoluzionata (o quasi). Con un budget che – verosimilmente – non sarà stellare. La piazza, almeno apparentemente, ha reagito al flop di questa stagione senza fare troppi drammi. La società dovrà essere capace di non disperdere quell’immenso patrimonio di entusiasmo e affetto che la Futura Volley ha saputo conquistare in questi anni: sarebbe un fallimento più grave di quello tecnico.