Bruxelles, 31 gen. (TMNews) – Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha chiesto e ottenuto, oggi a Bruxelles, il ritiro, dalle conclusioni del Consiglio Affari esteri dell’Ue, di un testo che condannava i recenti attacchi alle comunità religiose in Nord Africa e Medio Oriente, ma senza menzionare esplicitamente i cristiani.
“E’ una pagina non bella – ha spiegato Frattini incontrando i cronisti, stasera a Bruxelles – del Consiglio di oggi: dopo che c’eravamo ritrovati su un testo condiviso da 15 Paesi” con governi della famiglia del Ppe, “in cui ritenevamo indispensabile menzionare il tema, l’esistenza e la parola ‘comunità cristiane’, ci siamo ritrovati con un testo in Consiglio che non conteneva la parola ‘cristiani’. Ho proposto allora – ha riferito il ministro italiano – un emendamento che ricordava sia gli attacchi terroristici contro le comunità cristiane che quello contro la comunità sciita di Kerbala; ma neanche questo è stato accettato”.
Contro l’emendamento, che doveva essere accettato all’unanimità, si sono espressi diversi Paesi, “alcuni, come Irlanda e Spagna, sorprendentemente, e altri, come Portogallo e Lussemburgo, in modo più scontato”. Questo è bastato per bocciare l’emendamento. “Allora – ha detto ancora Frattini – ho ritenuto che il testo non era credibile e ho chiesto
e ottenuto che venisse ritirato. L’Europa ha dimostrato ancora una volta che il laicismo esasperato è dannoso per la sua credibilità”, ha concluso il ministro italiano, riferendo che, comunque, l’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, si è impegnata a riproporre un nuovo testo al prossimo Consiglio degli Affari esteri.
Loc/Lux
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