New York/ Attesa oggi sentenza per attentato fallito Times Square


New York, 5 ott. (Apcom)
– E’ attesa per questa sera la sentenza nel processo contro Faisal Shahzad, il cittadino pachistano che tentò di fare esplodere un’autobomba a Times Square, a New York, lo scorso 1 maggio: l’accusa ha chiesto la pena più dura senza alcuna attenuante, ovvero il carcere a vita. L’uomo, 30 anni, viveva in Connecticut, nel nordest degli stati Uniti. In seguito al suo arresto e dopo anni di vita borghese ha ammesso di essere diventato un militante islamico: “Desidero dichiararmi cento volte colpevole”, ha detto davanti un tribunale federale di Manhattan.

Figlio di notabili pachistani, Faisal Shahzad, che parla perfettamente l’inglese, ha trascorso dieci anni negli Stati Uniti, dove ha lavorato sei anni come responsabile contabile e finanziario nel gruppo di cosmetica Elizabeth Arden. Partito nel giugno 2009 per il Pakistan allo scopo di mettere a punto il suo piano, si è sposato con una cittadina americana di origine pachistana, da cui ha avuto due bambini. La sua famiglia è in Pakistan, secondo quanto dichiarato in tribunale.

Shahzad, che ha sempre detto di avere agito da solo, è accusato di avere parcheggiato un’autobomba sulla celebre piazza in pieno centro a New York. Il suo piano è fallito per la mancata esplosione dell’ordigno dentro la vettura.Due giorni dopo è stato arrestato mentre era in partenza per Dubai. Deve rispondere di

tentativo di utilizzo di armi di distruzione di massa. Nel corso degli interrogatori ai quali è stato sottoposto avrebbe chiesto agli inquirenti di spiegargli il motivo del mancato funzionamento della bomba, rivelando di aver voluto colpire anche la stazione del Grand Central Terminal e il Rockefeller Center, prima di scegliere Times Square.

(fonte afp)

Coa

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