Vandali in azione a Varese Auto dei residenti nel mirino

VARESE Una decina di auto danneggiate nella notte in via Como e ora i cittadini chiedono le telecamere anche se Palazzo Estense frena. Sabato la notte brava di qualche balordo che porta l’ennesimo cattivo risveglio ai residenti nella via a pochi metri dalle stazioni. Gli abitanti sono esasperati e chiedono più sicurezza. Sul posto una pattuglia delle volanti che ha rilevato i danni subiti dalle auto e ha raccolto le lamentele dei residenti. La polizia trasferirà l’annotazione in Procura che aprirà un fascicolo al quale si aggiungeranno le denunce dei danneggiati con l’auspicio che, vista la quantità e l’assiduità dei vandalismi, si possa attivare il tanto richiesto sistema di videosorveglianza. Il sospetto dei residenti è che dietro i danni ci siano giovani che, a una certa ora, presi dall’ebbrezza dell’alcol, si “divertano” a scassare ciò che incontrano lungo il loro cammino. «È la terza volta che cambio lo specchietto nel giro di pochi mesi – dice Filippo Ronca, residente in via Como – avevo parcheggiato a mezzanotte, verso l’una mi sono affacciato ed erano già rovinati. In questa zona, soprattutto nel weekend, girano balordi e drogati. Basta guardare nel giardinetto davanti alla scuola Mazzini: si trovano

bottiglie, spinelli e fazzoletti pieni di sangue. Bisognerebbe far girare agenti in borghese e, a una certa ora, chiudere i locali. Dopo la mezzanotte qui circolano ubriachi e non c’è nessuno che passi a controllare. Le videocamere potrebbero essere una soluzione per dare un volto a questa gente».Nel mirino dei vandali anche la macchina del cugino del proprietario del kebab Imperator, che a ottobre aveva subito la follia di un gruppo di extracomunitari che gli avevano demolito il locale al rifiuto di vender lor del pane: «Mio cugino era venuto a trovarmi verso mezzanotte. Verso le due è uscito e ha trovato lo specchietto divelto, senza che ci fossimo accorti di nulla. Dal venerdì alla domenica passano molti ubriachi, non stranieri. Sono fuori di testa e non ti ascoltano. Servirebbero delle telecamere per vedere chi è a danneggiare». «Dalla mia finestra vedo alle cinque del mattino i ragazzi ubriachi che gridano davanti all’ingresso della scuola – dice Pannala Henage Sepala – Sono già quattro volte che mi rompono lo specchietto. Bisognerebbe controllare chi sono facendosi dare nome e cognome, così ci penserebbero bene a far danni. Se mettessero le telecamere sarei ben contento». Elena Botter

s.bartolini

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