Avetrana (Ta), 9 ott. (Apcom) – Una cerimonia breve, intensa, davanti a diecimila persone che hanno assistito ai funerali di Sarah Scazzi, nel campo sportivo di Avetrana. La bara, attorniata da palloncini e fiori bianchi, è arrivata nello stadio dopo avere percorso le strade del paese. Pesante l’assenza dei familiari di Michele Misseri, lo zio che ho confessato l’omicidio della quindicenne. La moglie, Cosima Spagnolo, e le due figlie, Sabrina e Valentina, sono rimaste chiuse in casa. Cosima e Valentina sono uscite solo all’alba, per recarsi alla camera ardente allestita nell’auditorium “Caduti di Nassyria”, ma non appena è arrivata la mamma di Sarah, Concetta, le due donne sono uscite dalla sala.
Concetta Serrano Spagnolo è giunta nel campo sportivo nella seconda parte del rito funebre, dopo la liturgia della parola celebrata sul palco, con un grande crocefisso al centro, allestito sul terreno di gioco. Una scelta motivata dal fatto che la donna è testimone di Geova. Neanche Sara era stata battezzata, ma “aveva più volte manifestato il desiderio di conoscere Gesù – ha detto don Dario – e ora noi accogliamo il suo desiderio e quello della sua famiglia”. “Siamo sicuri – ha aggiunto il parroco – che ora è nell’abbraccio di Dio Padre e davanti a lui canta la bellezza della vita, che per lei è stata breve in questo mondo malvagio e crudele”. E poi, rivolto ai giovani: “Non abbiate paura di raccontare i vostri dubbi ,i vostri desideri a chi vi ama veramente e può donarvi un consiglio”.
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fmc
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