Ludovico Einaudi a GallarateL’artista in Divenire fa il pieno

GALLARATE Ludovico Einaudi, di scena venerdì 19 dicembre alle ore 21 al Teatro Condominio Vittorio Gassman (biglietti esauriti), ascolta i Colplay, Jamiroquai, i Radiohead e Giovanni Sollima. Non dimentica però i Rolling Stones, che omaggia nel doppio live «LaScala: Concert 03 03 03» con una versione sorprendente di Lady Jane. Del suo universo musicale – e questo lo ha dimostrato sin dal 1990 con il suo primo cd, «Stanze» – si apprezza la complessità dello stile e delle idee. Poi, nel tempo, ecco apparire una maturazione intarsiata con la pazienza di chi sa attendere e vuole raccontare la propria avventura ponendosi in antitesi con le definizioni standard della critica.

Incontra la tradizione dell’Africa durante un viaggio in Mali (nel cd “I Giorni” si affianca a Toumani Diabate, virtuoso della kora), pubblica «Le Onde» dopo la lettura dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf, affina quella che diverrà, nella sua produzione, un punto fermo: la canzone strumentale. Un esempio di musica sospesa e, come ha dichiarato lui stesso, di «leggera profondità»

«Divenire» – l’ultimo suo cd dato alle stampe nel 2006 e ispirato dal trittico «La vita, la natura e la morte» del pittore Giovanni Segantini – Disco d’Oro in Italia e porta Einaudi alla nomination ai Classic Brit Award del 2008. Pensato come una “narrazione” dell’infinito, il disco è la somma del pensiero di questo pianista che titola i suoi brani Svanire, Andare,

Ritornare, Oltremare, Rose (nel ricordo di «Rose is a Rose» di William Shakespeare) e Primavera (un omaggio ad Antonio Vivaldi). Così l’impronta colta del tocco si lega al pop, al rock, all’elettronica ed al folk tentando sempre nuove vie espressive: in un intreccio di note che devono permettere all’artista di “ritrovare un proprio spazio” dove la geografia non ha alcuna importanza.Davide Ielmini

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