ROMA «Non l’ho mai visto completamente nudo. L’uomo dello scandalo, in realtà, era molto pudico. Questa differenza tra il suo essere sfacciato in pubblico e timido nell’intimità lo divertiva molto». Jane Birkin racconta la sua storia d’amore con Serge Gainsbourg. Dalla prima notte – «finimmo la serata all’Hilton, ma la mia virtù fu salva: si addormentò in una sorta di torpore alcolico» – alle litigate scenografiche.«Come quella sera da Castel’s. Lui si prese gioco di me, io gli tirai una torta in faccia, come in un film di Stanlio e Ollio. Serge rimase impassibile, una volta fuori mi resi conto che
dovevo fare qualcosa di eclatante per farmi perdonare. E così, all’altezza di rue des Saints-Pères – racconta la cantante al settimanale «Gente» – mi gettai nella Senna. Tornammo a casa mano nella mano».Sulla loro canzone «Je t’aime… moi non plus» dice: «Quando Serge mi chiese di cantarla mi dissi: “Meglio se accetto, se no mi pianta”. Gran parte di quello che ho fatto – prosegue – è stato per piacere agli uomini che mi piacevano».E sulla borsa che Hermès realizzò appositamente per lei: «Ne ho solo una, le altre le ho regalate alle clochard che vivono vicino a casa mia».
a.cavalcanti
© riproduzione riservata