Città del Vaticano, 26 ott. (Apcom) – La Chiesa “non cessa di ricordare che il senso profondo di questo processo epocale e il suo criterio etico fondamentale sono dati proprio dall’unità della famiglia umana e dal suo sviluppo nel bene”: così il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale dei migranti e dei rifugiati. “Tutti – prosegue Benedetto XVI – fanno parte di una sola famiglia, migranti e popolazioni locali che li accolgono, e tutti hanno lo stesso diritto ad usufruire dei beni della terra, la cui destinazione è universale, come insegna la dottrina sociale della Chiesa. Qui trovano fondamento la solidarietà e la condivisione”.
Accanto al “diritto ad emigrare”, il Papa, nel messaggio presentato oggi in Vaticano, afferma: “Al tempo stesso, gli Stati hanno il diritto di regolare i flussi migratori e di difendere le proprie frontiere, sempre assicurando il rispetto dovuto alla dignità di ciascuna persona umana. Gli immigrati, inoltre, hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza, rispettandone le leggi e l’identità nazionale. ‘Si tratterà allora – prosegue il Papa citando Giovanni Paolo II – di coniugare l’accoglienza che si deve a tutti gli esseri umani, specie se indigenti, con la valutazione delle condizioni indispensabili per una vita dignitosa e pacifica per gli abitanti originari e per quelli sopraggiunti'”.
Ska
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