La birra di Busto Arsizio è quella superpremiata

BUSTO ARSIZIO Una è bionda, leggera, secca, profumata di luppolo. E appena nata ha già ricevuto un riconoscimento importante. L’altra è scura, doppio malto ad alta fermentazione, dagli aromi intensi di torrefazione. E non è nuova ai premi: è stata già giudicata più volte la numero uno d’Italia. Si chiamano Wabi e Nubia, sono le due specialità del birrificio artigianale l’Orso Verde che hanno ottenuto le “Cinque Stelle” nella «Guida alle Birre d’Italia 2011» di Slow Food, appena uscita.Il riconoscimento dell’eccellenza della produzione artigianale è andata soltanto a 55 birre della penisola, di cui 9 in Lombardia. Le due dell’Orso Verde sono le uniche in provincia (dove ci sono solo altri 3 produttori). Per la Nubia una conferma, dopo primo premio assoluto e primo premio categoria “stout” nel primo campionato italiano di birre artigianali del 2006 (poi sempre sul podio): è una “stout”, scura

da 6,5 gradi, strutturata e delicatamente amara per l’orzo torrefatto e i luppoli aromatici. «Comunque di facile beva – dice Cesare Guaglioni – molto aromatica. Risaltano al naso sentori di tostatura di caffè, cioccolato amaro e liquirizia». Di tutt’altro tipo la Wabi, chiara, 5 gradi, nata l’anno scorso e subito tra le migliori birre italiane: «É una “golden ale” ad alta fermentazione, birra di ispirazione anglossone, profumata di luppolo, asciutta e leggera».L’Orso Verde, nato 6 anni fa a Busto, da inizio 2009 si è trasferito in un capannone di via Petrarca ingrandendosi con un impianto da 10 ettolitri e una cantina da 90: «Presto dovremo prendere nuovi serbatoi, perché facciamo tante birre diverse». Sei sempre disponibili, tre sono stagionali (tra cui la Nubia), una è “speciale”: «Un birraio ne vorrebbe fare sempre di più, ma si rischia di non riuscire a seguirle tutte».Piero Orlando

m.lualdi

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