Avevano pensato di aver concluso un affare, con quegli orologi preziosi comprati in barba ai dazi doganali. E invece i finanzieri si sono presentati a casa loro e, dopo averli multati, hanno pure proceduto al sequestro di quanto acquistato.
Ci sono anche diversi comaschi, tra i clienti della International Gold Trade di Livigno, il cui titolare – Silvio Balgera, 85enne di Chiuro – è stato condannato a due anni di reclusione per contrabbando. Secondo la procura di Sondrio l’uomo,
con la complicità di una nipote, un’amica e una coppia di fedelissimi domestici venezuelani era accusato di aver organizzato e gestito un traffico di contrabbando di diversi orologi (si parla di decine tra Cartier, Breitling, Tag Heur, Iwc), monili e preziosi recapitati ad incauti clienti, molti dei quali si sono poi visti sequestrare i preziosi oggetti acquistati evadendo l’Iva. Secondo l’accusa i domestici venezuelani, non si preoccupavano di governare la casa di Chiuro, ma di aggiornare l’archivio informatico dei clienti della società di Livigno e di custodire temporaneamente la merce fatta uscire di contrabbando. Merce che veniva poi spedita via posta, così da evitare ai clienti la scocciatura e il rischio dei controlli doganali da parte della guardia di finanza.
Il “giro” messo in piedi tra Livigno, Chiuro e numerose città italiane, tra le quali Varese, avrebbe fruttato – secondo l’accusa – oltre un milione di euro: più di 200mila euro i diritti doganali evasi. Soldi recuperati anche grazie alle multe, salatissime, che si sono visti infliggere gli avventati facoltosi clienti della gioielleria di Livigno.
v.colombo
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