Libia/ Ribelli: “Gheddafi non vuole la pace”

Bengasi, 2 apr. (TMNews) – Il rifiuto da parte di Tripoli dell’offerta di un cessate-il-fuoco dei ribelli prova che il leader libico Muammar Gheddafi “non vuole la pace”: lo ha detto oggi un portavoce degli insorti a Bengasi, roccaforte dei ribelli nell’est del Paese.

“E’ la prova che Gheddafi non vuole la pace. Vuole infliggere al popolo libico più danni possibili prima di lasciare il potere”, ha dichiarato alla stampa Mustapha Gheriani.

Ieri, Tripoli ha respinto le condizioni poste dal Consiglio nazionale di transizione (Cnt), organo direttivo dei ribelli, per un cessate-il-fuoco: libertà di espressione per i libici che vivono nell’ovest controllato dall’esercito e soprattuto il ritiro delle forze di Gheddafi dalle città che controllano.

Il portavoce del Cnt ha ammesso che le reticenze della comunità internazionale a rifornire di armi gli insorti “potrebbero prolungare la guerra”, aggiungendo che le armi possono anche raggiungere i ribelli per altri canali.

Dall’inizio della rivolta, il 15 febbraio, gli insorti hanno guadagnato terreno nell’est del Paese ma hanno dovuto, già due volte, a battere la ritirata davanti alle controffensive dell’esercito regolare la cui potenza di fuoco è superiore. Solamente i raid aerei della coalizione internazionale, ora sotto comando Nato, hanno rallentato l’avanzata delle forze pro-Gheddafi verso Bengasi. (con fonte Afp)

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