Città del Vaticano, 4 ago. (Apcom) – Il pellegrinaggio è diventato una manifestazione di orgoglio e rivendicazione. Il raduno di chierichetti da tutta Europa, oggi a Roma, avveniva a conclusione di un anno infestato per la Chiesa cattolica dallo scandalo della pedofilia. E se Benedetto XVI non ha fatto menzione della vicenda, a tracciare un collegamento sono stati i suoi collaboratori più vicini.
La “bellezza e l’impegno” dell’incontro mondiale dei chierichetti “nel sole d’estate”, ha commentato l”Osservatore romano’, “mostrano con evidenza – dopo una lunga e fredda stagione mediatica che sulla base di orribili scandali ha cercato indiscriminatamente di oscurare la bellezza e la radicalità del sacerdozio cattolico – l’importanza di quanto la Chiesa ha fatto nella storia e continua a fare, tutti i giorni e in ogni parte del mondo, per la formazione delle generazioni più giovani”. Dei chierichetti una ampia maggioranza, circa 45mila, venivano dalla Germania di Ratzinger, dove pure la Chiesa ha subito alcuni dei maggiori scossoni per lo scandalo della pedofilia. Ad accompagnare i ragazzi, tra gli altri, il presidente dei vescovi Robert Zollitsch.
A piazza San Pietro, stamane, erano oltre 60mila i ‘ministranti’ giunti per una due giorni organizzata dal Coetus Internationalis Ministrantium (Cim). Ragazzini e ragazzine col cappellino giallo e il fazzoletto bianco al collo hanno invaso sin dalle prime ore della mattina il colonnato berniniano. Si sono aggiunti i fedeli che ogni mercoledì assistono all’udienza generale e la folla – oltre 85mila persone – ha traboccato oltre i confini di piazza San Pietro. Il segretario personale del Papa ha provato a stringergli intorno al collo un fazzoletto bianco, ma Benedetto XVI lo ha fermato ed ha preferito tenere il panno sciolto. Ratzinger ha benedetto una nuova statua cinque metri e quattro tonnellate raffigurante San Tarcisio, omonimo del segretario di Stato Bertone e, soprattutto, patrono dei chierichetti. Il Papa li ha esortati a vivere l’amicizia con Gesù. “Comunicate ai vostri coetanei il dono di questa amicizia, con gioia, con entusiasmo, senza paura”, ha detto.
Nelle stesse ore, dagli Stati Uniti giungeva eco di una lettera scritta dal cardinal Bertone a nome del Papa. La Chiesa ha registrato “attacchi spesso ingiusti e infondati”, ha scritto il porporato all’associazione cattolica Usa dei Cavalieri di Colombo. Benedetto XVI, ha aggiunto Bertone, è “convinto che la risposta più efficace sia una grande fedeltà alla parola di Dio, una ricerca più risoluto di santità, e un maggiore impegno per la carità nella verità sui parte di tutti i fedeli”. Non solo. “Egli chiede ai Cavalieri di perseverare nella loro testimonianza di fede e di carità, nella serena fiducia che, come la Chiesa affronta questo periodo di purificazione, la sua luce risplenderà in modo ancora più brillante di fronte a uomini e donne di animo leale e buona volontà”.
Ska
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