VARESE (v. fum.) Contrordine sulle aperture dei negozi il primo maggio. L’amministrazione fa dietro front e informa i commercianti che non ci sarà nessuna deroga alla festa dei lavoratori. Se un primo momento non sembrava necessario nessun provvedimento che autorizzasse le aperture dei negozi, perché la festa dei lavoratori cade di domenica e quindi si sarebbero applicate le norme standard in vigore durante i giorni festivi, oggi non è più così. La legge regionale sulle festività «obbligatorie», infatti, pone il divieto di tenere le attività commerciali aperte il giorno della festa dei lavoratori, a prescindere dal giorno della settimana in cui cade.
«Purtroppo la legge regionale scavalca qualsiasi provvedimento locale – spiega il vice sindaco De Wolf con delega al commercio- L’amministrazione avrebbe potuto comunque autorizzare le aperture straordinarie, ma ad oggi non ci è pervenuta nessuna richiesta ufficiale da parte delle associazioni di categoria». Non importa, quindi, se la maggior parte dei commercianti aveva accolto di buon grado la possibilità di tenere le saracinesche alzate. L’amministrazione ha deciso che la festa di lavoratori è un giorno da santificare e tutti rimarranno chiusi, come vuole la tradizione. «Considerando anche il fatto che è stata già derogata l’apertura straordinaria per l’8 maggio, patrono di Varese – aggiunge De Wolf -, tutti i negozi resteranno chiusi a prescindere dalle dimensioni e dalla collocazione sul territorio». Ad eccezione delle categorie speciali: edicole, fiorai, tabaccai, pasticcerie-bar, librerie.
e.marletta
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