New York, 27 apr. (TMNews) – Un dollaro forte “rimane nell’interesse degli Stati Uniti, come ha già detto ieri il segretario al Tesoro Timothy Geithner”. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, durante la conferenza stampa a commento della decisione del Fomc di lasciare il costo del denaro invariato ai minimi storici (a un range tra lo 0 e lo 0,25 per cento).
Nonostante le parole del numero uno della Banca Centrale, che ha sottolineato come il valore del dollaro sia destinato a crescere man mano che la ripresa prenderà piede, il biglietto verde ha comunque chiuso in calo, con l’indice Ice Us Dollar calato al minimo dall’agosto 2008.
Per quanto riguarda le valute, l’euro è salito a 1,4787 dollari, ai massimi intraday, mentre il biglietto verde inizialmente salito a 82,38 yen, è poi sceso a 82,23 yen. La sterlina è cresciuta a 1,663 dollari, mentre il franco svizzero ha perso a 0,874 dollari. “Il dollaro si è indebolito soprattutto perché è stato considerato un bene rifugio”, ha detto Bernanke, in questo modo allontanando dalla politica monetaria della Fed la responsabilità del calo.
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