M.O./ Oggi Netanyahu da Obama: alleati per forza che non si amano

New York, 20 mag. (TMNews) – L’incontro oggi tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Barack Obama alla Casa Bianca potrebbe essere quello che i comunicati diplomatici definiscono “un franco scambio di vedute”: una riunione tesa, forse persino un litigio. Non è un mistero che Netanyahu è furioso per il discorso di Obama ieri sul Medio Oriente, nel quale il presidente ha chiesto a Israele il ritorno ai confini precedenti la guerra del 1967 come condizione per la pace con i palestinesi.

Un riferimento che il premier israeliano aveva chiesto al segretario di Stato Hillary Clinton di togliere dal discorso, senza successo. L’incidente mette in luce un fatto che nei circoli diplomatici è noto: i due non si sono affatto simpatici, né si fidano l’uno dell’altro. Intellettualmente si rispettano ma politicamente sono lontani, nonostante si siano incontrati molte volte, ben sette solo da quando Obama è presidente, senza contare quelle da candidato.

Obama, secondo consiglieri sentiti dal New York Times, non crede che Netanyahu farà i passi difficili necessari per la pace. E da parte sua il premier pensa che Obama voglia troppo da Israele. I due incontreranno la stampa alle 18.15 italiane dopo la riunione.

Oltre alla questione del 1967, che sarà al centro della colazione di lavoro secondo l’ambasciatore israeliano Michael Oren, si parlerà anche del prossimo voto all’assemblea generale dell’Onu sullo stato palestinese, in settembre. Netanyahu vuole che Obama non solo metta il veto americano in Consiglio di sicurezza, ma faccia anche pressione sugli alleati europei perché votino no. Obama ha indicato che farà la prima cosa ma non ha assicurato che farà la seconda.

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