GALLARATE Il vento e la forte pioggia che si sono abbattuti sulla città nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, hanno provocato danni alla copertura del museo, inaugurato giusto quindici mesi fa. Già all’epoca, l’amministrazione comunale aveva contestato all’impresa appaltatrice le modalità con cui era stato realizzato il tetto dell’immobile, tanto che era già stato concordato e programmato un intervento di manutenzione straordinaria, che sarebbe dovuto partire nel giro di tre o quattro settimane, una volta terminata l’attività espositiva del Maga.
Alla luce di quanto accaduto, già lunedì l’ufficio Tecnico, la direzione del museo e l’impresa si riuniranno per verificare la possibilità di anticipare i tempi. In attesa che gli operai si mettessero al lavoro, sulla copertura erano stati posizionati alcuni pannelli temporanei. Il forte vento di ieri pomeriggio, però, li ha fatto scivolare lungo il piano inclinato del tetto del Maga, fino a farli incastrare sopra l’imboccatura dei pluviali, ovvero delle gronde che portano a terra l’acqua piovana che si accumula sulla superficie della copertura.
Non trovando sfogo, il livello dell’acqua è salito, fino a che non è tracimato all’interno del museo. Fortunatamente l’ala colpita non ospita molte opere, si tratta della balconata dove si sono svolte le cerimonie di inaugurazione delle mostre ospitate dal Maga. I lavori esposti in quest’area, fanno comunque sapere dal museo, non hanno subito alcun tipo di danno. Non appena gli impiegati si sono accorti del problema, infatti, hanno rimosso le opere che si trovavano esposte nella zona colpita dal temporale.
Allo stesso modo, in via cautelativa, le circa quindici persone che stavano visitando il museo sono state fatte evacuare. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i tecnici dell’impresa che sono saliti sul tetto e hanno rimesso al loro posto i pannelli della copertura temporanea, liberando l’accesso dei pluviali.
Il Maga dovrebbe tornare a riaprire al pubblico nella giornata di martedì prossimo, lasciando così spazio alle ultime due settimane di programmazione della mostra «L’anima del Novecento», dedicata alle sculture dell’artista svizzero Albero Giacometti.
e.marletta
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