Città del Vaticano, 5 ott. (Apcom) – Gli enti economici della Chiesa devono “rafforzare non solo le proprie capacità, ma anche la loro credibilità, per non compromettere quella della Chiesa”: lo scrive il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, di iscritto di recente nel registro degli indagati della procura di Roma per una vicenda di anti-riciclaggio, in un articolo di prima pagina dell”Osservatore romano’ nel quale spiega che, pur senza modificare la propria natura giuridica, tali enti sono obbligati a maggiore “trasparenza” dalla crisi economica e dalla globalizzazione.
“I tempi attuali – scrive Gotti Tedeschi, firma nota ai lettori dell”Osservatore romano’ – sono influenzati da una fase accelerata di globalizzazione e da una crisi economica che non si risolverà a breve. Entrambi i fattori richiedono l’adattamento a nuove esigenze di comportamento, anche da parte dei diversi enti economici della Chiesa, che devono adoperarsi per ottimizzare, con efficacia, la gestione e l’uso delle risorse necessarie alle opere di religione – amministrate direttamente o attraverso le strutture degli enti stessi, congregazioni e diocesi – affinché la loro azione non si indebolisca a fronte di incertezze sconosciute e di nuovi possibili rischi”.
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Ska
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