Libia/ Violenti scontri e morti a Bengasi e Al Baida

Tripoli, 18 feb. (TMNews) – Scontri molto violenti tra manifestanti e forze di sicurezza si sono verificati ieri in Libia, nel terzo giorno di una protesta senza precedenti contro il regime del colonnello Muammar Gheddafi: almeno nove persone sarebbero morte, decine i feriti.

“Sette manifestanti sono stati uccisi nelle proteste di giovedì a Bengasi”, ha dichiarato una fonte ospedaliera locale, un bilancio confermato dal quotidiano Quryna, vicino a Seif al-Islam, figlio del colonnello. Un bilancio precedente, fornito da forze dell’opposizione, parlava di sei morti a Bengasi, seconda città del Paese, che si trova a un migliaio di chilometri ad est di Tripoli.

Lo stesso giornale aveva dato notizia anche due manifestanti uccisi ad Al-Baida, 200 chilometri a est di Bengasi. Nel cosiddetto “giorno della collera” in Libia, organizzato grazie al passaparola via Facebook, sono state anche date alle fiamme diverse auto private e della polizia.

Manifestazioni e proteste si sono svolte anche a Zenten (145 chilometri a sud-ovest di Tripoli) dove sono state arrestate diverse persone ma non ci sarebbero state vittime.

Sempre secondo il giornale Quryna, che cita fonti sicure ben informate, il ministero degli Interni avrebbe licenziato un alto responsabile locale dei servizi di sicurezza dopo gli scontri e le vittime di Al-Baida. Libya Watch, una ong con base a Londra, ha riportato “almeno quattro morti e diversi feriti” ad Al-Baida quando “le forze di sicurezza interna e le milizie del comitato rivoluzionario hanno disperso, con proiettili veri, una manifestazione pacifica di giovani”. Dei video che circolano su internet mostrano decine di giovani riuniti ad Al-Baida, che scandiscono “Il popolo vuole fare cadere il regime”, mentre delle macchine vanno a fuoco.

(fonte afp)

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