ARCORE – Mentre il fratello Piersilvio sta organizzando il matrimonio con Silvia Toffanin, pare a settembre nel castello pugliese di Oria, Barbara Berlusconi annuncia la separazione dal compagno Giorgio Valaguzza. I due, 26 anni lei e 32 lui, stavano insieme da nove anni e hanno avuto due bambini, Alessandro ed Edoardo. Le voci sulla loro crisi erano nell’aria già da qualche settimana, ma ora è stata la stessa Barbara a confermarlo. La primogenita di Silvio Berlusconi e Veronica Lario non si sono mai sposati ma hanno optato per una convivenze: “Stiamo
bene così”, spiegava Barbara prima che la crisi avesse il sopravvento. Ora pare che i due cercheranno comunque di mantenere buoni rapporti per amore dei due figli.
Naturalmente circola già il nome del nuovo amore: tra i papabili pretendenti spunta l’imprenditore Niccolò Oddi, avvistato a Cortina al fianco di Barbarella, in atteggiamenti confidenziali.
Barbara, che ebbe Bettino Craxi come padrino di battesimo, nel luglio scorso si è laureata in filosofia all’Università Vita e Salute di Don Verzè, grande amico del padre. Nel 2003 era entrata nel cda di Fininvest, sognando un posto in Mondadori, magari accanto alla sorella-presidente Marina. Ma fu proprio Berlusconi, equilibrista attento con le partecipazioni aziendali dei suoi figli, a dire che Barbara avrebbe avuto «la possibilità di scegliere tante altre strade». Una strada porterebbe la bionda “berluschina” verso il Milan, anche se nulla è stato ancora ufficializzato. Certo, mai come presidente: “Quel ruolo resta a mio padre – ha detto nella sua ultima intervista di dicembre 2010 a Vanity Fair, il magazine con cui parla più volentieri (mentre la sorella Marina e Piersilvio preferiscono “Chi” dell’amico Alfonso Signorini) – il Milan è il suo Avatar”. Sempre sulle pagine di Vanity Fair, un anno prima, non aveva nascosto le sue perplessità sul comportamento del padre, dopo le vicende di Noemi Letizia (“un uomo politico non può permettersi la distinzione tra pubblico e privato»), per poi tornare in un certo senso a difenderlo, attaccando Mara Carfagna che si lamentava di “maschilismo” dei colleghi politici nei suoi confronti: “La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche”.
s.golfari
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