Cassano, quando piove la Pedemontana è un incubo

CASSANO MAGNAGO «Questa non è una calamità naturale: ci sono responsabilità molto chiare». Le parole di Emanuel Delmiro ben esprimono lo stato d’animo dei cittadini colpiti dall’esondazione del Tenore, che mercoledì mattina ha mandato sott’acqua tre edifici in via Cadorna. «Questo disastro poteva essere evitato», sostiene il cassanese, che insieme alle altre famiglie messe in ginocchio dalla piena del torrente, a valle dell’Autolaghi, non esita a puntare il dito contro il cantiere della Pedemontana: nel corso dei lavori, afferma, «hanno abbassato l’argine per passare con i mezzi da una sponda all’altra». E a suffragio della sua tesi, esibisce una documentazione fotografica.

Agli alluvionati, intanto, non resta altro che contare i danni: la ditta di autotrasporti della famiglia Delmiro ha visto andare fuori uso una motrice, diversi pezzi di ricambio come filtri e pastiglie dei freni e tutte le attrezzature dell’azienda, dal computer alle telecamere della videosorveglianza, nonché i documenti relativi alla società e ai camion. Completamente devastato anche l’alloggio. «Lì dormiamo a turno – spiega il giovane imprenditore – perché per fortuna viviamo in centro: almeno noi abbiamo ancora una casa dove stare, a differenza dei nostri vicini che hanno dovuto lasciare l’abitazione».

f.tonghini

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