Cassano Magnago – (l. gir.) Tante magliette bianche con il grido “No” pendono da un albero all’incrocio tra le vie Gasparoli e Paisiello: «Diciamo “no” al rischio di finire sott’acqua», spiega Lillo Bevelacqua, segretario del comitato Rione sud, pronto a scendere in campo alle prossime elezioni pur di ottenere la costruzione degli argini lungo il tratto finale dei torrenti Rile e Tenore.
«Non vogliamo fare la fine delle zone alluvionate in Liguria e Toscana», attacca il portavoce della battagliera associazione. Non è la prima volta che il sodalizio dei quartieri Boschirolo e Villa lancia questo allarme: allarme che sarebbe cresciuto dopo l’esondazione dello scorso marzo, quando il Tenore aveva invaso alcune abitazioni in fondo a via Cadorna, a ridosso del cantiere della Pedemontana. Proprio alla società che sta realizzando la nuova autostrada il sodalizio chiede di farsi carico dell’innalzamento delle sponde dei due corsi d’acqua, inserendo l’intervento tra le opere di compensazione ambientale legate all’infrastruttura: opere nelle quali rientra la riqualificazione dell’oasi Boza, a nord di Cassano. Servizio sul giornale in edicola oggi
p.rossetti
© riproduzione riservata