Bermuda anche a scuola? A Varese nessun divieto

VARESE (f.man.) «Certo che li usano, ma il divieto è un’ipotesi che non prendiamo neanche in considerazione». Parola di Vittorio Fabricatore, preside del liceo Manzoni, che sul tema dei bermuda in classe ben rispecchia la linea dei colleghi dirigenti nelle scuole superiori di Varese. Il dibattito è puntualmente tornato all’ordine del giorno, come ogni primavera accade, quando nei giorni scorsi una scuola triestina ha fatto girare una circolare specifica: «Non saranno accolti studenti con abbigliamento da spiaggia (spalle scoperte, pantaloni corti o a mezza gamba)».

La decisione è sembrata però fuori luogo ai presidi di Varese. Se infatti parecchi ragazzi con l’arrivo del caldo lasciano nell’armadio i pantaloni lunghi a favore di più freschi calzoncini corti, lo fanno con uno stile adeguato al contesto che non disturba in alcun modo il cosiddetto «decoro». «Esistono tanti ragazzi che mettono i calzoni corti – spiega la preside del Cairoli, Daniela Tam – ma personalmente mi ripugna l’idea che a un liceale sia imposto o vietato un certo abbigliamento con una circolare».

Importante è, piuttosto, che lo studente quando entra a scuola lo faccia con un abbigliamento adeguato. «Con “adeguato” intendo al contesto, e non riguarda solo l’abbigliamento ma tutto il modo di porsi. Il problema vero sono gli eccessi, ma sinceramente di eccessi da noi ne ho visti ben pochi». Gli eccessi però sono difficilmente identificabili in modo abbastanza chiaro da essere vietati attraverso una circolare. Senza contare che, secondo la preside, non è il divieto la strada giusta per evitarli. «Ci sono scollature vertiginose o gonne a portafoglio che sono molto più sconvenienti dei bermuda, ma occorre far capire cosa non è adeguato con l’educazione. Inoltre devo anche dire che i nostri ragazzi dimostrano davvero di saper valutare il contesto. Ci sono ragazzi sportivissimi durante l’anno e sono quelli che poi si presentano meglio in alcune occasioni. Arrivano all’esame di stato con la camicia o addirittura con la cravatta perché capiscono l’importanza di quel momento».

Anche il liceo Ferraris brulica di ragazzi in bermuda, ma non ci sono divieti all’orizzonte: «Potrei capire se fossero trasandati – spiega il preside, Antonio Micalizzi – ma sono ragazzi educati e si vestono bene, sempre in modo molto ordinato. Non vedo nessuna necessità di arrivare a un divieto».

e.marletta

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