Gallarate – Un piccolo museo permanente dello humor a Gallarate. Un’idea. Sulla quale aprono uno spiraglio le parole del sindaco Edoardo Guenzani all’inaugurazione, ieri mattina, della rassegna internazionale dello humor promossa dalla Pro Loco, esposta fino al 13 novembre al Maga.
«Cercheremo – ha assicurato il primo cittadino – di trovare uno spazio per permettere un archivio di tutte queste opere». Non chiuse nei cartoni, ma esposte. Seppure, aggiunge l’assessore alla Cultura Sebastiano Nicosia, «in una selezione». Anche perché le edizioni del Gran Prix umoristico dedicato a Marco Biassoni sono ormai diciassette. E quest’anno con una partecipazione di oltre 700 lavori, con 322 autori da tutti e cinque i continenti. Una proposta in embrione, quella di questo spazio, su cui c’è ancora da lavorare, ma che potrebbe portare in città un’eccellenza piuttosto unica. Per ora c’è la certezza dei quindici giorni di esposizione nei locali del Maga, dove la direttrice Emma Zanella ha messo a disposizione il personale come guida, anche a fronte del fatto che alcune scuole hanno già chiamato chiedendo la possibilità di una visita.
Il tema è “L’acqua”, in un «confronto internazionale – ha spiegato il presidente della Pro Loco Vittorio Pizzolato – su un problema importante, che in Italia ha portato anche a un referendum. E che ha visto un’altissima partecipazione soprattutto di cartoonist dal continente africano e dal Sud America».
Il vincitore assoluto del Gran Prix, suddiviso quest’anno nelle sezioni grafica, satira e caricature, è stato l’italiano Gianfranco Uber, premiato dalla figlia di Marco Biassoni, Paola. Da segnalare anche il premio speciale dedicato a Osvaldo Cavandoli, assegnato, per l’essenzialità dell’immagine, a un altro italiano, Paolo Dalponte, premiato dal figlio del creatore della “Linea”, Sergio. Tra i lavori menzionati nelle varie sezioni anche quelli, tra gli altri, di Valerio Marini, Marco Spadari, Benedetto Nicolini, Giuliano Rossetti, oltre a molti di artisti brasiliani, romeni, polacchi, iraniani, colombiani, argentini, russi, belgi, israeliani, tedeschi, ciprioti, turchi, bulgari, montenegrini, ucraini. Accanto alla rassegna dedicata all’acqua, esposta una personale di Omar Figueroa Turcios.
p.rossetti
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