Libia/ Combattenti anti-Gheddafi si avvicinano a Sirte

Tripoli, 3 set. (TMNews) – Gli insorti libici proseguono l’avanzata verso Sirte, la città natale di Muammar Gheddafi, malgrado abbiano prorogato l’ultimatum per la sua resa. Le autorità del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), l’organo politico degli insorti libici, hanno spiegato di non avere fretta di sferrare l’assalto a Sirte, ancora controllata dai fedelissimi del colonnello, e di volerne assumere il controllo evitando un bagno di sangue.

Il leader del Cnt, Mustafa Abdel Jalil, ha annunciato ieri che l’ultimatum in scadenza oggi è stato prorogato e durerà ora un’altra settimana. I combattenti si stanno tuttavia ammassando nelle città limitrofe nel caso sia necessario un attacco, con i reparti militari diretti verso Wadi Hawarah, a una cinquantina di chilometri.

Khaled Zintani, portavoce delle forze anti-Gheddafi nella città montuosa di Zintan, ha spiegato che “l’azione militare sarà l’ultima opzione, perchè dopo la caduta della capitale non abbiamo fretta”. Ha aggiunto che gli anziani tribali a Sirte hanno chiesto l’arrivo di una delegazione da Zintan per favorire i negoziati.

Restano contrastanti le notizie sul nascondiglio di Gheddafi, malgrado l’opposizione sostenga di conoscere il luogo in cui si è rifugiato l’ex leader libico. Il nuovo ministro del Petrolio e della Giustizia, Ali al Tarhouni, ha spiegato che il gruppo era a conoscenza del luogo e che l’informazione potrebbe essere diffusa in un momento successivo. Le forze anti-Gheddafi stanno concentrando i loro combattenti in tre roccaforti ancora controllate dai lealisti: Sirte, Bani Walid e la città meridionale di Sabha.

Fco

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