Gallarate, balcone crollato La verità arriva dal perito

GALLARATE (s. car.) Balcone crollato in via Canova: la procura della Repubblica affida l’incarico per una perizia.

La decisione del sostituto procuratore Pasquale Addesso nasce dall’esigenza di accertare se i materiali utilizzati per la realizzazione dell’edificio rispecchino davvero quelli riportati in progetti e permessi e se esistano elementi di pericolosità statica a carico della palazzina. Appare infatti anomalo che un palazzo praticamente nuovo (venne realizzato 6 anni fa) possa essere stato teatro di un disastro simile.

L’edificio è tuttora considerato inagibile: l’amministrazione comunale aveva firmato un’ordinanza di sgombero a carico delle quattro famiglie che vi risiedono subito dopo il crollo. Crollo avvenuto lo scorso 9 agosto quando un balcone lungo quattro metri e profondo quasi due si staccò dalla parete lato-garage della palazzina precipitando nel vano d’accesso ai box. Il balcone era corredo di un appartamento al primo piano dell’edificio vuoto al momento del fatto; la caduta avrebbe potuto avere conseguenze gravissime se sopra o sotto il balcone si fosse trovato qualcuno.

Da una prima verifica sembrerebbe che anche le pensiline della palazzina presentino delle difformità; anche questo particolare sarà oggetto della perizia ordinata dal pubblico ministero. Se l’esame dovesse rivelare l’utilizzo di materiali scadenti per la costruzione del palazzo o difformità rispetto a quanto dichiarato sui permessi, la proprietà dell’immobile potrebbe ritrovarsi in un mare di guai.

e.marletta

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