Spunta una gru al Sacro Monte Processo a Radio Lupo Solitario

VARESE La questione delle antenne selvagge al Sacro Monte è annosa, forse non quanto l’invenzione della radio, ma di certo coeva al fiorire di tante emittenti libere nel nostro paese (anni Settanta), al punto che già un’inchiesta della procura di Varese venne vanificata tre anni fa dalla intervenuta prescrizione.

Nondimeno il caso continua a far discutere: per la bellezza del sito, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E perché oggettivamente quelle strutture metalliche protese verso l’alto, accanto alle cappelle secentesche e su una montagna così visibile, simbolo di Varese, sono una bruttura che prima o poi dovrà essere eliminata.

Ma del caso continua ad occuparsi anche la procura della Repubblica, che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di due persone per un presunto abuso edilizio del 2009: non proprio un’antenna, anche se il nome di uno dei due imputati, Lionello Sanfelicedi Samarate, fondatore e amministratore di Radio Lupo Solitario, rimanda alla vicenda di “antenna selvaggia”.

L’altro imputato è Lorenzo Tedeschi, proprietario del terreno accanto alla dodicesima cappella, sul quale il 24 ottobre 2009, come accertarono i vigili, sbucò improvvisamente una struttura metallica. Come detto, non un’antenna, ma una gru, che avrebbe dovuto eseguire lavori di ristrutturazione di una casa di proprietà di Tedeschi. E Sanfelice che c’entra? Il fatto è che proprio Sanfelice è anche titolare della impresa edile che avrebbe dovuto eseguire quei lavori.

f.tonghini

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