Torino, 18 giu. (TMNews) – Il braccio di ferro tra Fiom e Fiat
approda nelle aule del Tribunale di Torino. Nella maxi
aula 1, quella che ospita i grandi processi, si aprira’ alle
10.00 la causa per il ricorso del sindacato dei metalmeccanici
della Cgil, contro la newco Fabbrica Italia Pomigliano del
Lingotto.
Le parti compariranno davanti al decano dei giudici del lavoro Vicenzo Ciocchetti, che ha al suo attivo un’esperienza ultra ventennale e che spesso si e’ pronunciato a favore dei lavoratori e dei sindacati. Recentemente, il 26 aprile scorso, Chiocchetti ha dato ragione alla Fiom, per il ricorso contro la multinazionale di componentistica Tyco, per la mancata applicazione a Collegno (Torino) del contratto nazionale dei metalmeccanici del 2008.
Ma se quel processo e’ valso un trafiletto sulle cronache locali, quello che si apre oggi promette di far scorrere fiumi di inchiostro sui giornali nazionali, soprattutto per le conseguenze che rischia di avere non solo sulle decisioni della Fiat riguardo all’Italia, ma anche per i riflessi che avra’ sui rapporti con Confindustria. E il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, durante il
suo intervento alla Conferenza nazionale per il lavoro organizzata dal Pd a Genova ha osservato che “se vince la Fiom sarebbe una vittoria relativa perche’ alla scadenza del contratto la Fiat puo’ rifare quello che ha fatto ora”. E quindi si e’ chiesto: “non sarebbe meglio trovare un nuovo modello di relazioni, non per risolvere il problema Fiat, ma per evitare che altre imprese escano dal sistema?”.
Ma ritornando a Torino, l’udienza di oggi si annuncia
affollata. “Solo tra legali e parti saremo una cinquantina di
persone” ha ipotizzato Elena Poli, che fa parte del pool di
legali che segue la Fiom. E anche Maurizio Landini, leader dei
metalmeccanici della Cgil, ha promesso di esserci. E ci saranno
anche i rappresentanti di Fim, Uilm, Ugl e Fismic con i propri
legali, in quanto intendono sostenere la validita’ dell’accordo
di Pomigliano e non essere solo spettatori di questo scontro.
Quella di oggi non sara’ un’udienza formale. Come da prassi si
aprira’ con un tentativo di conciliazione per evitare la causa e
da Fiom fanno sapere che non e’ detto che il tentativo vada a
vuoto. Anche se e’ difficile che si arrivi ad una conciliazione,
visto che la Fiom e’ ricorsa al tribunale perche’ ritiene
illegittimo il contratto firmato per la Newco di Pomigliano da
Fim, Uilm, Ugl e Fismic il 29 dicembre scorso (contratto che
comporta l’esclusione della Fiom, che non lo ha firmato,
dall’attivita’ sindacale dello stabilimento campano) e che Fiat
e’ stata sempre molto ferma sulle sue posizioni, ancor di piu’
dopo Pomigliano.
Se la conciliazione non andra’ a buon fine, come e’ probabile,
dovrebbe essere fissata un’udienza di discussione a luglio.
Prs/
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