BUSTO ARSIZIO Naoufel è di origini tunisine. Da undici anni vive a Busto Arsizio e da tre presta servizio come volontario al Pime di via Lega Lombarda.
In questi giorni è oberato di lavoro: al centro missionario è infatti in corso la raccolta di materiale usato da rivendere nel mercatino estivo dell’usato che aprirà il 17 agosto in concomitanza con il campo lavoro-incontro 2011.
Ieri mattina è stata portata una bicicletta, usata ma perfettamente funzionante; poi una tv,
una chitarra e un paio di racchettoni in ottimo stato. A dare una mano a Naoufel ci sono altri volontari, fedeli sostenitori del Pime ma anche uomini in cassa integrazione che impegnano così il proprio tempo. «Ogni giorno – spiegano – riempiamo in media tre carrelli di oggetti usati, ma in buono stato, e abbiamo già un centinaio di prenotazioni per la raccolta dell’acciaio e dei mobili a domicilio. I bustocchi si scoprono ogni anno sempre più generosi e collaborativi».
Ormai è diventata una tradizione: tutto ciò che altrimenti sarebbe destinato alla discarica viene portato al Pime. Parte del materiale, quello in buono stato, viene messo in vendita nel mercatino che sarà aperto negli spazi del centro missionario dal 17 al 28 di agosto. A gestirlo, insieme ai volontari più anziani dell’associazione «Il granello di senapa», saranno gli adolescenti che parteciperanno al campo di incontro e lavoro nelle ultime due settimane del mese.
Sono già sessanta i ragazzi dai 17 anni in su, provenienti da tutto il Nord d’Italia, che hanno dato la loro adesione, ma le iscrizioni sono aperte fino a domenica. Il campo di lavoro (17-28 agosto) prevede anche momenti di formazione: «Ogni mattina ci sarà un momento di riflessione con l’ ascolto di testimonianze – spiega padre Giovanni Gadda, rettore del Pime – il pomeriggio sarà dedicato al lavoro: ogni anno riceviamo moltissime adesioni, segno che i giovani sono volenterosi e desiderosi di vivere esperienze profonde».
Oltre alla vendita degli oggetti recuperati, i giovani si occuperanno della raccolta del materiale ingombrante da riciclo: ben 7 i camion a loro disposizione per ritirare direttamente nelle case dei bustesi ferro, acciaio, rame e mobili ingombranti. Il ricavato andrà alle missioni in Brasile e in Camerun.
Oltre a sostenere la costruzione di scuole e case dall’altra parte del mondo è possibile aiutare chi vive in città e non può permettersi abiti e mobili di prima mano: «In passato il mercatino era preso d’assalto solo da stranieri – spiegano i promotori – negli ultimi anni sono tanti anche i bustesi che acquistano oggetti usati a prezzi irrisori». Oggetti che altrimenti sarebbero destinati a prendere polvere in soffitta o in cantina, per molti superflui, diventano utili per chi non se ne può permettere di nuovi.
La povertà d’altronde è in aumento e la necessità spinge anche a cercare abiti nei cassoni per la raccolta dell’usato, pur di avere un cambio pulito, come si può vedere nell’immagine scattata tra viale Trentino e via Vespri Siciliani.
Valeria Arini
s.bartolini
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