Gallarate – Mega market della droga smantellato dai carabinieri di Gallarate: tre in manette, sequestrati 110 chilogrammi di marijuana per un valore “commerciale” di 500 mila euro. E’ forse il sequestro di marijuana più ingente effettuato in zona se si esclude Malpensa. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, sarebbe partita lo scorso novembre. Quando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Gallarate, guidati dal tenente Elisabetta Spoti, hanno intercettato la presenza di un grande importatore che riforniva l’intera provincia di Varese di marijuana. L’intuizione è arrivata dai controlli che i militari operano costantemente nei locali pubblici del gallaratese: da sempre, infatti, parallelo alla movida cittadina corre un business cospicuo collegato alla vendita degli stupefacenti. I militari, attraverso intercettazioni e informazioni raccolte sul campo, sono riusciti a risalire sino al presunto importatore: un cittadino albanese residente a Bernate Ticino, in provincia di Milano. <Un uomo prudente – ha detto Calcaterra ieri – La criminalità sempre più si rivela impermeabile ai nostri sistemi d’indagine. I carabinieri di Gallarate sono stati molto abili; hanno eseguito appostamenti e controlli sino a quando non sono riusciti ad individuare anche i due grossisti che acquistando dall’importatore rivendevano poi in provincia di Varese. A quel punto hanno agito arrestandoli tutti
e tre. Mi fa piacere dire che, nonostante tutte le loro precauzioni, siamo stati più furbi noi>. Gli arresti sono stati eseguiti l’altro ieri notte: i due grossisti hanno raggiunto Bernate Ticino per ritirare la droga. I militari appostati hanno lasciato che la cessione avvenisse prima di far scattare le manette: i rivenditori, un albanese e un italiano residente nella zona di Laveno Pontetresa, avevano appena pagato 4.400 euro per l’acquisto di due chilogrammi di marijuana. I carabinieri di Gallarate li hanno sorpresi così: l’albanese seduto in auto sul sedile davanti che pagava il dovuto, l’italiano sul sedile posteriore che saggiava la qualità della merce. <A quel punto abbiamo perquisito l’abitazione dell’importatore – ha detto il capitano Michele Lastella, comandante della compagnia carabinieri di Gallarate – In casa non c’era nulla; l’importatore ha fornito anche false generalità dichiarando di non avere né cantina né garage>. I militari hanno aperto tutti i box dello stabile dove l’importatore risiede scovando, infine, nel suo garage i 110 chilogrammi di droga. L’indagine non è chiusa: proprio per questo l’autorità giudiziaria non ha divulgato l’identità degli arrestati. <Questo risultato – ha detto il procuratore di Busto Francesco Dettori – è un risultato straordinario nato dalla sinergia tra carabinieri e procura>.
p.rossetti
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