“Ma quali tagli, l’ospedale cresce” Così Bergamaschi rilancia Luino

LUINO «Luino è un ospedale in forte crescita. Lo dico numeri alla mano». Parola di Walter Bergamaschi, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Varese a cui fa capo anche il “Luini – Confalonieri”. Parole che il numero uno della sanità varesina usa per respingere al mittente le critiche che gli sono piovute addosso nel corso della manifestazione di protesta organizzata, proprio all’esterno del presidio luinese, giovedì pomeriggio scorso dai rappresentati locali e dai militanti di Lega Nord e Udc. Preoccupati per quella che a loro dire «è una politica di svuotamento delle attività del nosocomio». Ipotesi che Bergamaschi smentisce però seccamente. Partendo dall’elenco delle innovazioni dell’ultimo periodo. «Abbiamo implementato i posti a disposizione della dialisi – chiarisce il direttore generale – consentendo così a più pazienti di evitare il trasferimento a Varese. Abbiamo poi ultimato la nuova radiologia, arricchita da una nuova Tac e dal sistema che permette la refertazione in diretto collegamento con Varese. Senza dimenticare le attività di oculistica con decine e decine di persone del territorio che, solo per citare gli interventi di cataratta, sono state operate direttamente a Luino». Ma non solo. «Abbiamo stabilito anche la creazione di dieci posti letto per i pazienti sub acuti – aggiunge Bergamaschi – e posso dire che

mai come quest’anno il presidio luinese è stato al centro di una serie di sviluppi. Con cui peraltro ci siamo sempre confrontati nelle sede opportune e con le istituzioni. Compreso il gruppo di lavoro sull’ospedale creato dal Comune». Da qui «l’assenza di ogni volontà di ridimensionare l’ospedale di Luino». «Tenendo però ben presente una cosa – puntualizza Bergamaschi – : la missione di un piccolo ospedale come quello di Luino è quella di servire bene il territorio. E su questo e su ogni strategia futura siamo pronti a confrontarci come abbiamo sempre fatto con tutti gli enti locali su cui gravita l’attività del presidio luinese. Ed è in questa direzione che va la riorganizzazione attuata. Proprio per poter rispondere al meglio alle esigenze reali del territorio anche alla luce di un momento difficile come questo. Soprattutto per quanto riguarda i pazienti cronici che così non devono più spostarsi a Varese». Per Bergamaschi, così, «Luino grazie al personale e alle sue strutture è in grado di rispondere al meglio alla sua missione». «Fermo restando – conclude il direttore  – che l’ospedale unico e nuovo, in grado di accorpare il Confalonieri con Cittiglio, sarebbe stata la scelta migliore. Ma questo è il passato e indietro non si può tornare».

b.melazzini

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