Sea presenta il suo bilancio Ricavi e passeggeri in crescita

Milano – Il consiglio di amministrazione di Sea ha approvato ieri il bilancio 2011 con risultati in crescita rispetto all’esercizio 2010.

Si registra un +5,3 % di ricavi gestionali, un utile netto di esercizio di 53,9 milioni di euro e se l’indebitamento finanziario netto resta alto, pari a 320,3 milioni di euro, è comunque in riduzione di 24,4 milioni rispetto all’anno scorso (344,7 milioni di euro al 31 dicembre 2010). Anche il margine operativo lordo gestionale aumenta del 14, 1 per cento (da 132,7 milioni a 151,4).

Nella nota diffusa da Sea, anche il traffico aereo risulta in crescita con l’operatività di Linate (+ 9 % nei passeggeri e +2,9 nei movimenti) ben superiore a quella di Malpensa (+2 % nel traffico passeggeri e – 1,5 di movimenti aerei). Lo scalo nostrano realizza 19, 1 milioni di passeggeri e 440mila tonnellate di merci movimentate in un anno che lo confermano il primo aeroporto cargo italiano. Sono aumentate anche le rotte servite da Malpensa, passate da 168 di fine 2010 a 191 attuali.

«Il 2011 è stato un esercizio caratterizzato da un complesso scenario marcoeconomico e del settore del trasporto aereo», ha rimarcato il presidente Sea Giuseppe Bonomi. «In tale contesto, il Gruppo Sea ha registrato risultati in crescita, proseguendo nello sviluppo del traffico passeggeri (28, 1 milioni nei due scali, ndr) attraverso l’offerta di nuove rotte e l’aumento delle destinazioni servite da Malpensa». Il traffico è stato sostenuto dalle mete nazionali (+3,2%) e intraeuropee (+8%) mentre Malpensa, annota Sea, ha registrato un aumento significativo nel traffico passeggeri da e verso i paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) con un +24,1 %.

Gli aeroporti gestiti da Sea riescono dunque a mantenersi saldi nonostante la crisi economico finanziaria e le ripercussioni negative sul trasporto aereo internazionale. Ai ricavi aviation (+4,7%) si aggiungono quelli dei fatturati dei negozi (+3,8%) e dei parcheggi (+5%) e anche l’handling mostra segni positivi incoraggianti (+3,6%). Proprio quest’ultimo segnale darebbero manforte alle organizzazioni sindacali, pronte allo sciopero del 27 marzo contro l’eventuale perdita della maggioranza pubblica da parte del Comune di Milano. «Sea non è un’azienda in difficoltà. Grazie agli accordi con il sindacato il risanamento dell’handling è quasi concluso: il disavanzo è passato da 40 milioni di euro ai non più dei 6 attuali», ha ricordato a voce alta Franco Brioschi (Filt Cgil) nell’assemblea di ieri con i lavoratori Sea a Malpensa. «Con il nuovo accordo di programma che fissa i diritti di approdo e partenza, entreranno 25- 30 milioni di euro in più all’anno. Non lasceremo che Sea venga svenduta».

Intanto, sempre ieri pomeriggio, il consiglio comunale di Milano è diventato teatro di una prima resa dei conti, dopo le intercettazioni a Vito Gamberale che avrebbe avuto un bando “su misura” per l’acquisizione del 29,27 di quote Sea. Palazzo Marino dovrà decidere il da farsi.

Intanto, nei primi due mesi dell’anno, c’è un calo di traffico: a gennaio Malpensa era a – 5,2 % di passeggeri e -13,9 di movimenti aerei. Ma è in programma uno sviluppo del network, dei servizi e delle destinazioni. Oltre ad investimenti già effettuati nel 2011 per 100,6 milioni di euro soprattutto a Malpensa, si attende il denaro fresco che entrerà con le nuove tariffe aeroportuali destinato al piano di sviluppo di Sea.
Alessandra Pedroni

p.rossetti

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