Cassano Magnago– Lady Uslenghi in lista con il Pdl. Un colpo da pacche sulle spalle quello messo a segno da Angelo Palumbo, il coordinatore cittadino del Popolo delle libertà, in grado di spostare gli equilibri a favore del centrodestra.
La necessità di Palumbo, quella di mettere assieme una squadra in grado di raccogliere voti ovunque, e lo spirito di vendetta di Egle Mela in Uslenghi, si sono perfettamente incontrati trasformando la stretta di mano in una formalità.
La moglie del già sindaco Domenico Uslenghi non ha infatti alcun problema nell’ammettere di essere scesa in campo per spirito di rivalsa nei confronti del Carroccio cassanese: «Mi candido con il Pdl perché la Lega ha trattato mio marito come non merita. L’hanno messo da parte dopo tutti gli anni di fedeltà e di onorato servizio». Più politico, invece, il commento di Palumbo: «L’accordo mi riempie d’orgoglio: sapere che Nicola Poliseno, il nostro candidato, gode dell’appoggio della famiglia Uslenghi è una soddisfazione».
Il segreto del successo in termini di possibili voti sta proprio in quel cognome che a Cassano conoscono tutti, ma proprio tutti. Domenico Uslenghi è stato infatti il primo amatissimo sindaco leghista della città di Umberto Bossi: due mandati e in tutto otto anni alla guida di una giunta monocolore padano lo hanno reso popolare come nessun politico prima di lui. Merito soprattutto nel suo modo di stare in mezzo ai cittadini. Il mercato del venerdì è sempre stato la sua seconda casa: dalla mattina fino alla chiusura su e giù le bancarelle a parlare con chiunque. Sempre presente anche alle diverse messe nelle diverse parrocchie, Uslenghi ha creato attorno a sé un seguito imponente che cinque anni fa lo ha portato con la sua lista civica al ballottaggio contro l’ex delfino Aldo Morniroli: allo scontro finale perse ma i 2.200 preferenze (2.000 delle quali personali) presi al primo turno restano un risultato eccezionale.
Nel 2006 Lega e Pdl erano assieme e solo l’unione dei voti dei due colossi respinse l’attacco del leone ferito. Ma la storia che verrà scritta nelle urne il prossimo maggio parte da un presupposto ben diverso: bossiani e belusconiani dopo un matrimonio di dieci anni correranno separati ed ecco che il marchio Uslenghi potrebbe risultare decisivo. Viste le premesse, il Carroccio rischia davvero per la prima volta da quando esiste l’elezione diretta del sindaco di perdere la poltronissima di Cassano, non andando nemmeno al probabilissimo ballottaggio con il centrosinistra. Effetto Mela in Uslenghi ma anche effetto Stefania Federici. Almeno così la pensa il già sindaco che alla Lega nelle settimane scorse ha mandato un segnale forte e chiaro: «Con quel candidato si perde». Detto, fatto?
Federico Delpiano
p.rossetti
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