Comerio, nel testamento tre case per i bisognosi

COMERIO Un grande gesto d’amore per la propria comunità e in particolare per i più bisognosi, in un tempo in cui la fiducia nei confronti delle istituzioni è ai minimi storici. La signora Elisa Rattaggi, scomparsa nel 2010, ha voluto lasciare al suo Comune, Comerio, tre appartamenti, con la richiesta di darli in locazione gratuita alle famiglie bisognose del paese. Due abitazioni si trovano a Comerio, mentre una terza è ad Arona.

L’amministrazione comunale comeriese ha definito gli ultimi dettagli in questi giorni con gli esecutori testamentari, che sono l’ex consigliere comunale Dario Barbieri e la moglie. La signora Elisa, che ha lavorato per una vita alla Ignis di Giovanni Borghi come segretaria, oltre a lasciare tre appartamenti al Comune per i poveri, si è ricordata nel suo testamento con grande generosità anche di altre realtà del paese come l’Aveb, l’asilo e altre associazioni.

«Un gesto davvero bellissimo quello compiuto dalla nostra concittadina, che non conoscevo personalmente, ma mi dicono fosse una persona estrosa e sensibile», commenta il sindaco Silvio Aimetti. Il Comune, visto che gli appartamenti in questione non sono nel centro del paese, quindi poco adatti alle categorie di persone che ne potrebbero avere bisogno, anziani e famiglie giovani su tutti, provvederà a metterli in vendita, così come i locali di Arona. «Con il ricavato – spiega il primo cittadino – acquisteremo tre unità immobiliari dislocate nella zona centrale di Comerio, in prossimità dei principali servizi pubblici come il municipio, le scuole, la posta e i negozi, per facilitare la socialità delle persone residenti».

Qualora al Comune dovesse rimanere un’ulteriore cifra a disposizione, sarà vincolata a spese di supporto per le famiglie meno abbienti. «Per non creare disparità – sottolinea Aimetti – equipareremo gli affitti attualmente in vigore per le altre abitazioni di proprietà del Comune date in locazione a famiglie non abbienti». Le case acquistate dal Comune saranno arredate con i mobili, tutti in buono stato, lasciati dalla signora Rattaggi.

«Vogliamo ricordare in modo significativo il gesto generoso di questa nostra concittadina – dichiara il sindaco – Potremmo ad esempio intitolarle una borsa di studio, così che la sua memoria rimanga viva nel tempo. L’ultimo lascito testamentario in favore del Comune risale a quarant’anni fa».

Anche la minoranza ha espresso il suo apprezzamento per lo straordinario gesto di altruismo. «Raccomandiamo di porre adesso la massima attenzione al regolamento che dovrà definire i criteri di assegnazione, per evitare di creare privilegi, proprio in un momento in cui la domanda di assistenza è sempre più insistente», afferma il capogruppo Paolo Costa. 

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