BUSTO ARSIZIO Voglia di volare via: per un po’ o per sempre. La svelano gli studenti di Busto.
L’Europa sarà anche in crisi, la moneta unica ad un passo dal crollo, ma parlando con i ragazzi dell’Itc Tosi di Busto Arsizio il commento è unanime: il futuro è al di fuori dell’Italia. Non potrebbe essere altrimenti per chi frequenta lezioni tenute in inglese o spagnolo.
Il Tosi ha da tempo scelto la strada dell’internazionalizzazione e quest’estate saranno 68 gli studenti che faranno un tirocinio di tre settimane all’estero. In partenza per Francia, Germania, Irlanda e Svezia. «Questa è la chiusura di un percorso – spiega la professoressa Maria Giovanna Colombo – un modo per trasportare nel mondo
reale le lezioni teoriche fatte in aula». I tirocini si inseriscono all’interno di “Moving Bondaries” (rimuovi i confini) un parte del progetto Leonardo. Altri 200 ragazzi, quest’estate, passerranno tre settimane di soggiorno studio all’estero grazie alla scuola, mentre 11 studenti delle classi prime si immergeranno per 10 giorni nella cultura cinese.
Da questo tirocinio è emerso anche un progetto che l’Itc ha proposto al Comune di Busto. «Quando ero piccola sui libri leggevo che Busto era la Manchester d’Italia per il settore tessile – racconta la professoressa Colombo – ora questa consapevolezza si è persa». La scuola ha realizzato un prodotto che potrebbe essere un gadget per far girare in tutto il mondo l’immagine di Busto Arsizio. Uno strofinaccio con ricamate le due maschere locali della città: il Tarlisu e la Bombasina. «All’estero anche i piccoli centri hanno un info point in cui è possibile trovare le mappe della città e acquistare gadget – spiega la professoressa -. Sono presidi creati per salvaguardare il patrimonio storico locale».
m.lualdi
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