Gran folla nei Caaf a Varese Vigilia di fuoco per l’Imu-day

VARESE Ormai ci siamo, l’Imu day è alle porte: domani la corsa per il pagamento della prima rata si chiude. O meglio, chi effettuerà il versamento dopo il 18 di giugno dovrà pagare una sanzione. Se il contribuente non paga l’acconto Imu entro la scadenza del 18 giugno, ma effettua il versamento in ritardo scatta il ravvedimento operoso: da uno a 14 giorni dopo la scadenza, si applica una sanzione ridotta dello 0,2% dell’imposta per ogni giorno di ritardo più gli interessi di mora (2,5%, che i Comuni possono alzare); da 15 a 30 giorni di ritardo, si paga una sanzione fissa del 3%, a cui vanno aggiunti gli interessi di mora (che decorrono dal 18 giugno), oltre 30 giorni e fino a un anno dalla scadenza, la sanzione sale al 3,75% più gli interessi di mora. Così, i Caaf sono alle prese con gli ultimi ritardatari e con stati di agitazione generale che aumentano man mano che si avvicina la scadenza.Nella giornata di domani, Acli, Cgil e Cisl hanno tutti l’agenzia piena per i calcoli Imu. «Coloro che hanno appuntamento lunedì pomeriggio – commenta il presidente delle Acli Varese, Filippo Pinzone – rischiano di non riuscire a effettuare il pagamento per tempo e di pagare la sanzione. Sono in molti, soprattutto gli anziani, che vanno in agitazione per paura di non riuscire a fare tutto per tempo». Nelle sedi della Cgil di via Robbioni, Varese-Bustecche e Varese centro zona, sino a sabato, sono state 2.200 le

persone che hanno richiesto il calcolo della nuova imposta sulla casa, mentre in tutta la provincia 22 mila.Per quanto riguarda l’utenza alla Cisl nel nord della provincia (da Tradate in su) la cifra si aggira intorno agli 8 mila. «Dopo il 18, a naso – spiega la direttrice del Caff in via Bernardino Luini, Anna Iob – Ci aspettiamo un altro migliaio di persone». Alle Acli, invece, i numeri sono da record: fino a venerdì pomeriggio, gli utenti hanno raggiunto le 16.084 unita. «Gli utenti sono sicuramente di più – dichiara Luciana Sanarico, direttrice del Caaf delle Acli -, non abbiamo ancora i dati delle sedi più piccole». A aggravare il lavoro degli operatori dei Caaf, ci sono anche le scadenze prossime dei 730, dei modelli Red consegnati in ritardo dall’Inps, del modello Unico, dei Icric. «Noi facciamo quel che riusciamo – dicono a una sola voce i Caaf – si poteva far slittare di 15 giorni anche quella dell’Imu».Ma ci sono anche i soliti ritardatari. «È giusto che vengano premiati i cittadini ligi al dovere che sono stati puntuali nel rispettare le scadenze – continua la Sanarico -, se tutti avessero preso appuntamento con sollecitudine non si sarebbe arrivati a rischio sanziona ento. Il ravvedimento operoso è una procedura che serve come insegnamento per coloro che si sono mossi in ritardo». Insomma, code nelle sale d’attesa dei Caaf, ma anche code agli sportelli delle banche e delle Poste per la compilazione dell’F24 per poi effettuare il versamento.

s.bartolini

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