VARESE L’Imu day è arrivato, ieri scadeva il termine per pagare la prima rata della nuova imposta unica sugli immobili che sostituisce la vecchia Ici. Per la prima casa si può decidere di pagare in due o tre rate, mentre sulle seconde abitazioni sono solo due le tranche. Per chi paga in tre rate la prossima scadenza sarà il 17 settembre e la terza il 17 dicembre.Meno caos agli sportelli delle banche, rispetto alla scorsa settimana, ma ancora tanti appuntamenti nei Caaf di Cisl, Cgil e Acli anche per i prossimi giorni: le file dei ritardatari si davano già per scontate. E se un sondaggio realizzato da Unimpresa annuncia che solo tre contribuenti su cinque dovrebbe quindi essere in regola con gli adempimenti dell’imposta comunale sugli immobili, Varese sembra invece essere un’isola felice. Nonostante sia ancora presto per avere i dati completi alla mano, i Caaf sostengono che di evasione non si possa parlare: nonostante i brontolii, pare che quasi tutti alla fine abbiano deciso di pagare. E i dati parziali, pervenuti da alcune banche della provincia, sembrano confermarlo. Se l’incasso stimato dal nostro Governo per l’acconto ammonta a circa dieci miliardi di euro (3,4 dalla prima casa e 5,9 dalle seconde abitazioni), nella Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate sono stati circa 11mila i contribuenti che hanno versato la prima rata, per un totale di quasi undici milioni di euro. «La gente sta capendo che è importante pagare questa tassa – spiega il direttore generale della Bcc, Luca Barni – E che dietro la gestione di
questa finanza oggi c’è un ordine politico differente da quello passato». Così, se fino a venerdì le code agli sportelli della Bcc erano chilometriche, ieri la situazione è stata più tranquilla. «La scorsa settimana, nella sede di Busto Garolfo avevamo due sportelli su quattro adibiti ai versamenti dell’Imu, un terzo faceva da jolly nei momenti di maggior ressa: sono stati pochissimi i contribuenti dell’ultimo minuto». Feedback simile alla Bcc arriva anche dall’Ubi banca di via Vittorio Veneto a Varese che, oltre a aver adibito nelle scorse settimane sette sportelli per il versamento dell’acconto Imu (due per l’addebito in conto e cinque per il pagamento in contanti), ha dato la possibilità ai suoi clienti di compiere la transazione anche per via telematica. Sia all’Ubi che al Credito Bergamasco, la giornata di ieri sembra aver riportato il lavoro alla normalità.«Tutti gli sportelli attivi all’interno del Credito Bergamasco sono stati abilitati al pagamento dell’Imu – spiega il direttivo della banca – nelle nostre filiali, pur evidenziandosi un discreto afflusso di pubblico, non si sono verificati disagi per la clientela o lunghe file per accedere alle casse. Questo anche grazie ai canali elettronici, dedicati sia ai privati sia alle imprese, che hanno permesso un comodo pagamento dell’F24 “a distanza”». Discorso differente per quanto riguarda le Poste di Varese. Nella giornata di ieri, sono state ancora numerose le persone che si sono recate nella sede di viale Milano per effettuare il versamento in extremis. Tutti gli sportelli erano aperti ma solo uno era adibito al pagamento dell’Imu, scatenando uno stato di insofferenza generale tra i clienti.
s.bartolini
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